mercoledì 2 marzo 2011

Decreto Romani: battuta d'arresto, forse.

Ieri, Martedì 1 Marzo 2011, SolartecMed raccogliendo l'iniziativa di LegaAmbiente, ha rilanciato a tutti i suoi contatti in Italia il messaggio di dissenso nei confronti del Decreto Romani.
Ricordo che il Decreto Romani, conosciuto anche col nome di Decreto blocca-incentivi, se approvato renderebbe esecutivi gli Stop agli incentivi previsti dal conto energia per il fotovoltaico una volta raggiunto l'obiettivo degli 8mila MW installati. Una potenza a suo tempo ipotizzata per il 2020, ma che secondo i dati del Gestore dei servizi energetici (Gse) verrà raggiunta in realtà nel giro dei prossimi mesi. Facile capire che gli effetti sul comparto sarebbero catastrofici, con un blocco immediato da parte delle banche dei finanziamenti di nuovi impianti. Inoltre il taglio retroattivo del 30% per gli incentivi per l'eolico e l'introduzione di aste al ribasso per gli impianti oltre i 5 megawatt, fanno del Decreto Romani un vero killer delle rinnovabili.
Ebbene, contro il Decreto ammazza rinnovabili, c'è chi ha saputo manifestare il proprio dissenso e a giudicare dagli accenni di ripensamento avuti dallo stesso Ministro Romani, pare proprio che abbiano avuto il loro effetto.
Anche Legambiente commenta positivamente il risultato raggiunto, ma aggiunge che rimangono ancora troppe le norme blocca-rinnovabili, e annuncia che chiederà alle Regioni di fare ricorso alla Corte Costituzionale per continuare a far sì che i territori interessati possano invece accrescere lo sviluppo delle energie pulite come ritengono più opportuno”

1 commento:

  1. Ma non dicevate che le rinnovabili sono ormai concorrenziali?
    Io sono assolutamente contrario ai sussidi al fotovoltaico ed al rinnovabile in genere; se sono concorrenziali, come alcuni dicono, che si autofinanzino da soli (al limite con l’abbattimento delle tasse o con agevolazioni creditizie). 0.44 €/KWh di incentivo al FV più il costo del KWh che attualmente al netto da oneri fiscali e balzelli è di 0.09€/KWh (non il costo di produzione che è molto minore), significa pagare (il contribuente) il KWh FV circa 6 volte il prezzo di mercato, il che è assurdo e scandaloso. Inoltre ritengo che i sussidi debbano essere elargiti dalle regioni, e che sia intrapreso un federalismo energetico, per finirla con i furbi che vogliono le centrali a casa d’altri e i vantaggi a casa propria.

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