martedì 21 dicembre 2010

Campagna TV Forum Nucleare Italiano. Favorevoli o contrari ?

Spot TV sul Forum Nucleare italiano.
E voi siete favorevoli o contrari alle centrali nucleari.
Dite la vostra su Forum Nucleare.it oppure lasciate qui il vostro commento.

mercoledì 15 dicembre 2010

Felice Cosentino e il progetto dell'Alto Nanay by Cetri-Tires

Vi ho già parlato del Cetri e di cosa rappresenta. Il Circolo Europeo per la Terza Rivoluzione Industriale e il suo Presidente e fondatore Angelo Consoli, lavorano per far conoscere i principi di Jeremy Rifkin
Tra i diversi progetti portati avanti dal CETRI, desidero portare alla vostra attenzione quello che si sta svolgendo in Perù, nell'Alto Nanay.
Qui sotto è presente l'articolo scritto dal buon LoKi, dell'intervista a Felice Cosentino. Leggetelo con attenzione perché quella raccontata è davvero una storia incredibile. Un italiano, anzi un siciliano diventato sindaco in Perù...leggere per credere. A proposito, a breve pubblicherò la audio intervista rilasciata da Felice Cosentino al Cetri. Rimanete connessi.



14/12/2010

Serra FV 1 MegaWatt - Foto del cantiere in opera presso l'Azienda Agricola Ficuzza in Sicilia

Carissimi amici di SolartecMed il blog fotovoltaico, quelle che vi propongo sono alcune delle foto scattate qualche giorno fa (prima settimana di Dicembre 2010) della Serra FV da 1 Mega Watt in fase di completamento presso l'Azienda Agricola Ficuzza in località Partinico (Palermo).



In alcune foto si scorge l'Impianto FV da 200kWp della Cusumano Vini di cui vi ho già mostrato le foto.

La SolartecMed Network, continua il suo instancabile lavoro nel settore delle rinnovabili e soprattutto del solare fotovoltaico, perché sceglie per i propri impianti FV solo componenti di grande efficienza e longevità (Moduli FV, Inverter e accessori, ecc..). Ma non basta. La cura nel lavoro degli Installatori del Network SolartecMed è sempre ai massimi livelli, e lo testimoniano i particolari delle foto fin qui pubblicate.
Lo Staff SolartecMed rimane a vostra disposizione all'indirizzo di posta elettronica info@solartecmed.com
Non appena il cantiere sarà ultimato sarò felice di pubblicare le nuove foto.

mercoledì 1 dicembre 2010

Su Report "Girano le Pale" Puntata del 28 Novembre 2010

Splendida puntata di Report andata in onda Domenica 28 Novembre 2010
Per guardare la puntata direttamente sul vostro lettore multimediale è sufficiente cliccare su una della immagini. Nel caso il link non dovesse funzionare, segnalatelo!
Per scaricare il PDF su cui sono riportati tutti i commenti fuori onda CLICCATE QUI.

Nel 2020 l'Italia dovrà avere il 17% dei propri consumi elettrici da fonte rinnovabile e questo perché dobbiamo abbassare le emissioni che alterano il clima. Lo prevede il Protocollo di Kyoto ma soprattutto gli accordi vincolanti decisi dai Paesi europei. Per questo l'Italia da anni sta finanziando lo sviluppo dell'energia pulita e non abbiamo badato a spese. I nostri sono gli incentivi più alti del mondo: nel 2010 raggiungono quota 3 miliardi e 200 milioni. E  possiamo considerarci un «laboratorio», visto che le possibili forme di incentivazione le abbiamo sperimentate tutte, dal feed-in premium del fotovoltaico al Certificato Verde dell'eolico.
E la corsa continua grazie anche al fatto che non abbiamo  ancora  un piano energetico nazionale.
Terna, la società semipubblica responsabile della trasmissione di energia sulla rete, ha ricevuto un numero impressionante di richieste di allacciamento per nuovi impianti rinnovabili: ci sono 120 mila Mw pronti ad essere autorizzati quando in Italia il picco di potenza richiesta è meno della metà.
Insomma anche se siamo partiti in ritardo rispetto agli altri Paesi  abbiamo bruciato le tappe: nel fotovoltaico l'Italia è al secondo posto nel mondo, dopo la Germania, per potenza installata. E nell'eolico pur avendo un territorio limitato e ricoperto dai vincoli, siamo diventati i sesti produttori al mondo.
Ci guadagnano le multinazionali ma anche le piccole società di sviluppatori. Siamo stati in Calabria, la Regione che più di ogni altra negli ultimi anni ha aumentato la sua potenza eolica.  E ci siamo chiesti  se è veramente questa l'industria del vento che dovevamo sviluppare visto che stiamo investendo risorse miliardarie e  che le stiamo pagando con la nostra bolletta, che è la più cara del continente. 

FONTE: Report RAI3 

venerdì 12 novembre 2010

Czech Photovoltaic Conference & Exhibition - 5° edizione



Si sta svolgendo in questi giorni la 5° Edizione della Czech Photovoltaic Conference & Exhibition presso il BVV di Brno.
Come spiegano gli organizzatori sul sito ufficiale dell'evento:
"Gli investitori dell industria pv, gli attori chiave regionali e le istituzioni pubbliche si incontreranno al BVV per la 5 volta. L'evento verrà tenuto alla fine di 3 anni di boom del settore Fotovoltaico ed è molto probabile che la capacità installata avrà raggiunto 1 GWp entro la data di inizio dell'evento. Ci si aspetta che la Rep. Ceca per quella data avrà già scalato molte posizioni nella classifica di capacità installata per abitante. L'evento servirà anche come piattaforma per discutere degli aspetti negativi del decollo dell'industria FV, incluso il tipico "dissenso ceco" malgrado gli annunciati, o alla data dell'evento possibilmente già applicati tagli agli incentivi in tutta Europa, ci si aspetta che l'industria non perda interesse nel business del FV distribuito. Ad ogni modo le potenzialità passate e future del FV creano un enorme interesse accademico e applicativo. Questo perché gli organizzatori credono fermamente che l'evento non sarà solo un luogo di scambio di esperienze tra realtà industriali, ma creerà anche una piattaforma di qualità per un'analisi approfondita dei possibili sviluppi nell'industria fv in Rep. Ceca, Moravia e Silesia, come d'altro canto in tutta la comunità europea."
Naturalmente SolartecMed non poteva mancare, e nella giornata di oggi, Venerdì 12 Novembre 2010, il nostro Resp. Tecnico Peter Marchl, ha parlato al pubblico intervenuto, della condizione del settore FV nel nostro Bel Paese.

Altre foto e aggiornamenti verranno pubblicati a breve.

mercoledì 6 ottobre 2010

Grafene delle meraviglie

Un materiale talmente rivoluzionario da permettere ai loro scopritori,  Geim e Novoselov di essere premiati col Nobel per la Fisica. 
Ma cosa è esattamente il grafene?  e soprattutto, a che serve?
Sugli utilizzi del grafene Geim risponde: "Non lo so. E' come presentare un pezzo di plastica a un uomo di un secolo fa e chiedergli cosa ci si può fare. Un po' di tutto, penso". 
In effetti gli utilizzi di questo nuovo incredibile materiale sono  molteplici, dalla costruzione di componenti elettronici, schermi ultrasottili, computer molto più piccoli degli attuali, pannelli solari, strumenti per andare a esplorare nei suoi anfratti il nostro Dna, sensori in grado di captare anche singole molecole di gas velenosi sono solo alcune delle idee avanzate dal 2004 a oggi. Ma forse la più accattivante per la nostra immaginazione è quella degli apparecchi elettronici  indossabili come magliette. Essendo leggero e flessibile, il grafene può infatti essere trattato come un tessuto. E la sua proprietà di condurre elettricità lo rende appetibile per l'industria dei gadget informatici e televisivi. 

 Uno strato singolo di atomi di carbonio ordinati secondo la struttura della grafite può essere considerato come l'elemento finale della serie naftalene, antracene, coronene, ecc. e la parola grafene va quindi utilizzata per indicare gli strati singoli di carbonio all'interno dei composti della grafite. Il termine "strato di grafene" viene comunemente utilizzato all'interno della terminologia del carbonio

 Nel grafene, gli elettroni si comportano come particelle senza massa che rispondo a regole della fisica dei quanti, in modo analogo a quanto succede solo negli acceleratori di particelle o nel cosmo tra le particelle che viaggiano alla velocità della luce. Un solo atomo di grafene contiene quindi una possibile e probabile rivoluzione digitale. La struttura del materiale lo rende poi indicato per la realizzazione di celle solari di nuova concezione, grazie alla capacità di ricarica in tempi brevissimi, touchscreen ultrasottili trasparenti, oltre a una serie di ipotesi di utilizzo basati sull'impiego della luce. Tra le applicazioni possibili in campo scientifico, si pensa al grafene come membrana di trasmissione nei microscopi elettronici. E naturalmente, considerando resistenza e struttura, il materiale potrebbe trovare applicazione nelle nanotecnologie anche in campo medico.

Fonte: La Repubblica, Wikipedia, Il Messaggero

Il Futuro dell'Energia - Gli interventi

Lunedì 27 Settembre presso Palazzo Serlupi  Crescenzi a Roma, sede della fondazione Fare Futuro, si è svolto il seminario "Il futuro dell'energia", durante il quale si è cercato di trattare gli ormai sempre più attuali temi dell'energia sostenibile e della condivisione energetica e sociale.
Terza Rivoluzione Industriale, Energia, Empatia e Biosfera, Occupazione e Nucleare sono solo alcuni tra i temi toccati dai relatori Livio De Santoli, P. Marchl, Mario Agostinelli, Gianni Tamino e dalla splendida conclusione di Angelo Consoli, Presidente del CETRI-TIRES.
Di seguito il video del Seminario, gentilmente fornitoci dallo staff di UniRomaTV, che ha effettuato le riprese.

Di seguito è possibile rivedere tutti gli interventi in ordine cronologico, dei vari relatori, da Livio De Santoli passando per il contributo del Prof. J. Rifkin, Leo Bombace, Ruggero Avellone, Gianni Tamino, Mario Agostinelli, Cinzia ScaffidiRobert Niederkofler, Carlo Durante e Mario Ciampi per terminare con la splendida conclusione di Angelo Consoli Presidente del CETRI.

giovedì 30 settembre 2010

Il Futuro dell'Energia - il video

Ringrazio la redazione di Uniroma TV per il gradito contributo video.

Lunedì 27 Settembre come già anticipato, si è svolto il seminario "Il futuro dell'energia". presso Palazzo Serlupi  Crescenzi, già sede di Fare Futuro, durante il quale si è cercato di trattare gli ormai sempre più attuali temi dell'energia sostenibile.


Uno spiacevole imprevisto ha reso impossibile al Dott. Diego Cusumano, prontamente sostituito da Leo Bombace,  di prendere la parola, così come da programma, per illustrare agli intervenuti come nella realizzazione dei suoi impianti fotovoltaici in Sicilia, si è scelto di perseguire una politica che favorisse la filiera locale e la condivisione del lavoro.

Condivisione appunto.

Parola scelta non a caso, tanto cara e utilizzata nel dizionario del Prof. J. Rifkin, anch'egli intervenuto al seminario.

Terza Rivoluzione Industriale, Energia, Empatia e Biosfera, Occupazione e Nucleare, solo alcuni tra i temi toccati dai relatori Livio De Santoli, P. Marchl, Mario Agostinelli, Gianni Tamino e la splendida conclusione di Angelo Consoli Pres. del CETRI.

Buona visione.

Fonte: UniromaTv


giovedì 23 settembre 2010

Roma 27 Settembre: Il futuro dell'energia interdipendenza energetica e indipendenza economica

Seminario sui nuovi modelli energetici ad alta intensità di lavoro dela Terza rivoluzione industriale.


Programma Seminario Fare Futuro Aggiornato Al 24 Settembre


In occasione dell'evento che avrà luogo a Roma nella giornata di Lunedì 27 Settembre 2010, CETRI-TIRES attraverso SolartecMed Network suo socio sostenitore, sono lieti di presentare il programma del seminario "INTERDIPENDENZA ENERGETICA E INDIPENDENZA ECONOMICA - Seminario sui nuovi modelli energetici ad alta intensità di lavoro della
Terza rivoluzione industriale" 
a cui interverranno tra gli altri, esponenenti dello stesso CETRI come Daniela Melandri, Alessandra Pratesi e Angelo Consoli. Tra i relatori del seminario troveranno spazio il nostro tecnico Peter Marchl che illustrerà come i presupposti di una economia basata sul rinnovabile può creare nuovi posti di lavoro. Ruggero Avellone già presidente della cooperativa sociale Segnali di Integrazione insieme a Diego Cusumano dell'omonima cantina vinicola siciliana, parleranno di come impresa e la società civile possono valorizzare il capitale umano e la filiera locale attraverso il fotovoltaico. 

Il seminario avrà luogo nella sala conferenze della Fondazione Farefuturo palazzo Serlupi Crescenzi, via del Seminario 113, 00186 - ROMA


Alle 15:00 presso Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio avrà luogo “Un secondo Rinascimento: il mondo verso la civiltà dell’empatia” nuovo incontro con Jeremy Rifkin che verrà trasmesso in simultanea in video conferenza durante il seminario.

mercoledì 22 settembre 2010

Un posto al sole per gli speculatori

Grazie alle ricche sovvenzioni pubbliche, il mercato ceco del fotovoltaico è in pieno sviluppo. Gli investitori arrivano da tutto il mondo, ma l'ecologia non è certo il loro interesse principale.
Jan Sůra - Jiří Smetana

Un investimento sicuro, con un rendimento del 15 per cento. Impossibile? Niente affatto. È grazie a queste condizioni che il mercato ceco del fotovoltaico ha saputo attirare investitori da ogni parte del mondo. "Israele, Germania e Stati Uniti dominano il mercato", afferma Jaromír Řehák, presidente dell'Associazione ceca dell'industria fotovoltaica. Sul mercato ceco sono arrivati anche degli imprenditori francesi, sostenuti direttamente dal loro governo.

Di fronte al moltiplicarsi degli investimenti speculativi, il governo ha deciso di ridurre il prezzo a cui le compagnie elettriche sono obbligate a comprare l'energia ai privati e ai produttori – più che doppio rispetto a quello dell'elettricità fatturata a clienti. Ma l'emendamento tarda a essere approvato, e il mercato dell'energia solare ceca rimane uno dei più vantaggiosi in Europa. E questo anche nonostante i pannelli fotovoltaici cechi siano meno produttivi di quelli spagnoli o del sud della Francia, a causa della minore esposizione al sole. E dato che Francia, Germania e Spagna vogliono ridurre il prezzo di acquisto dell'elettricità solare, il mercato ceco dovrebbe rimanere competitivo.

A scopo di lucro

La costruzione delle centrali fotovoltaiche è affidata soprattutto a imprese ceche. I loro dirigenti non sono ecologisti, ma industriali: "Non siamo guidati da interessi ecologici. Siamo prima di tutto degli imprenditori e quello che ci interessa sono le cifre", ammette Ondřej Valníček della società Solar Global. In ogni caso, la sensibilità ecologista dei governi è comunque importante per gli affari, perché rappresenta una garanzia che gli stati continueranno a sostenere le energie rinnovabili. Il settore del fotovoltaico è diventato anche un immenso serbatoio di posti di lavoro nella Repubblica ceca. Il paese infatti è uno dei più importanti fornitori di tecnologia solare al mondo.

Quasi duemila persone lavorano nelle società specializzate nell'assemblaggio dei pannelli fotovoltaici. Il settore della ricerca e dello sviluppo dà lavoro a un centinaio di persone, più altre 400 nell'indotto. In totale si ritiene che nel paese l'energia solare dia da vivere a più di 4mila persone. Secondo Martin Sommer, direttore del leader del fotovoltaico ceco Schott Solar, "il mercato spagnolo, il secondo in Europa in termini di importanza, è crollato. La crisi finanziaria ha frenato gli investimenti nei grandi progetti". Ma nonostante ciò Sommer è convinto che il boom dell'energia solare sia appena cominciato: "gli stati europei si sono tutti dati degli obiettivi molto ambiziosi per quanto riguarda l'aumento della quote di energie rinnovabili rispetto alle altre fonti energetiche".

Ladri di pannelli

"L'evoluzione attuale dell'energia fotovoltaica è assurda", dice Jiří Květoň, il presidente dell'Associazione ceca per l'energia fotovoltaica, che pensa alle enormi centrali da centinaia di milioni di corone all'anno, che non hanno nulla a che vedere con lo scopo originario di preservare l'ambiente. Per non parlare del fatto che buona parte di queste centrali sono costruite in ex terreni agricoli che i piccoli comuni si affrettano a riconvertire in "zone industriali", per rivenderle agli investitori che vogliono installarvi pannelli solari. Anche i ladri cominciano a interessarsi ai pannelli, che staccano dai tetti delle case e a volte anche dalle centrali fotovoltaiche.

"In passato abbiamo avuto a che fare con casi curiosi", spiega Zdeněk, responsabile di un'impresa di sicurezza che da qualche tempo si occupa della protezione delle centrali fotovoltaiche: "I ladri si introducevano nella centrale, prendevano solo i supporti in alluminio dei pannelli solari e lasciavano i pannelli, non sapendo che anche questi avevano del valore. Solo all'inizio dell'anno scorso abbiamo cominciato a registrare furti di pannelli solari". 

sabato 18 settembre 2010

giovedì 16 settembre 2010

Progetto Terra Madre: Diritto al viaggio, all'incontro e alla formazione

Invito a cena com Carlo Petrini. Il guru dello Slow food e di Terra Madre, inventore e fautore della filiera corta in agricoltura e anche nell'energia, profeta di una nuova socialità economica basata sulle comunità del cibo e sull'energia di Terza Rivoluzione Industriale, ha bisogno del tuo aiuto per garantire il diritto al viaggio dei seimila contadini del mondo invitati a prender parte alla terza edizione di Terra Madre dal 20 al 24 ottobre a Torino. Per questo Carlo Petrini ha organizzato tre occasioni di incontro (vedi allegato), con te e con chi é disponibile a dimostrare empatia verso questi nostri fratelli della terra che ci nutrono con il sudore del loro lavoro. Se sei disponibile a contribuire, vieni con noi a incontrare Carlo a Roma, Milano o Torino, in un ambiente "slow food" per una serata di amicizia, buona cucina e solidarietà.

Qui in basso è possibile visionare con il documento dell'evento direttamente on-line. Vi invito a cliccare su Fullscreen per una migliore visione
Terra Madre Diritto al viaggio

Per scaricare la presentazione dell'evento Terra Madre diritto al viaggio, nelle città di Milano, Torino e Roma, è sufficiente cliccare sulle immagini qui in basso.

Infine per partecipare all'evento Terra Madre scarica il modulo di adesione che trovi qui in basso.

Fonte: Cetri-Tires.org

martedì 7 settembre 2010

Zero Emission Roma 2010. SolartecMed presente!




La Zero Emission 2010 è l'evento dedicato alle energie rinnovabili che avrà luogo a Roma a partire da oggi (7 Settembre) fino al 10 Settembre.
Fin dalla edizione 2009 la fiera ha fatto registrare segnali più che positivi, indice che il settore del rinnovabile è davvero in salute, e le previsioni per il 2010 hanno fatto segnare un incremento positivo di oltre il 30%.
SolartecMed Network sarà presente  alla manifestazione nelle per del suo responsabile commerciale Leonida Bombace e del suo responsabile tecnico Peter Marchl. Invitiamo voi tutti a venirci a trovare, Padiglione 5 Stand F6 insieme alla PVEnterprise a partire da domani 8 Settembre

Cronaca di un incendio radioattivo in Russia

Succede in Russia dove all'interno del cantiere navale n°10 di Aleksandrovsk nella penisola di Kola è esploso un incendio che ha coinvolto il terminal di arrivo dei fusti radioattivi destinati allo smaltimento.
Il livello di radiazione nell'area ha raggiunto i 40 micro Roentgen/ora, tre volte oltre il normale livello di fondo nella zona. Il livello di radiazioni ad Aleksandrovsk, il centro abitato più vicino all'area di smaltimento delle scorie nucleari, sarebbe rimasto immutato. Ma questo non tranquillizza certo Nils Bøhmer, un fisico nucleare della Bellona Foundation di Oslo, che si occupa da più di 20 anni delle problematiche della sicurezza nucleare nel nord-ovest della Russia: «Ci sono pericoli quando si verificano simili incendi e fughe radioattive».
L'area del cantiere navale 10 di Aleksandrovsk è tristemente famosa per i suoi livelli negativi record di sicurezza. Nel maggio scorso una nave per il  trasporto di combustibile nucleare in via di demolizione è affondata direttamente in porto e l'informazione è arrivata all'opinione pubblica solo dopo una settimana, quando un blogger di Murmansk ha postato una foto della nave affondata.
I russi hanno dovuto probabilmente alla fine rendere noto che effettivamente l'incendio con una fuga radioattiva c'è stato perché proprio in questi giorni la commissione norvegese-russa in materia di sicurezza nucleare tiene il suo incontro annuale a Murmansk, la capitale dello smaltimento delle scorie e dei ferrivecchi della guerra nucleare, e la situazione si andava facendo sempre più imbarazzante.
I norvegesi sono più che irritati: hanno sempre chiesto ai russi di informarli subito in caso di incidente, così come prevede un accordo tra i due Paesi che condividono una piccola frontiera terrestre ma da un immenso territorio marino nell'Artico. In pratica però i russi avvertono i norvegesi solo quando c'è una fuga radioattiva che interessa il territorio di frontiera terrestre.
Il cantiere in Aleksandrovsk si trova circa 120 km dal confine con la Norvegia , il primo settembre il Barents Observer si è rivolto alla  Nrpa, l'autorità norvegese che controlla le radiazioni per chiedere cosa fosse successo nel porto russo e quelli sono caduti dalle nuvole: era la prima volta che sentivano parlare dell'incendio nel pericoloso cantiere russo e di fuoriuscite radioattive.
Eppure nel 2004, al cantiere navale di Aleksandrovsk è stato commissionata la realizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti radioattivi finanziato con i dollari della Arctic military environmental cooperation (Amec) e con le corone del governo della Norvegia. Allora si disse che nel cantiere 10 c'erano già 600 metri cubi di rifiuti radioattivi solidi.

Fonte: Greenreport.it

lunedì 6 settembre 2010

...ecco come ti trivello il polo nord! + Video

Grosso modo ciò che la società inglese Cairn Energy ha pensato quando ha dato inizio alle trivellazioni nelle acque in prossimità della Groenlandia.
L'area del circolo polare artico secondo recenti (e non solo) studi e rilevazioni effettuate, risulterebbe ricchissima di oro nero: i dati ufficiali riportano che il 13% degli interi giacimenti petroliferi mondiali e il 30% del gas  si troverebbero proprio sotto i ghiacci artici.

Estrarre petrolio nelle aree artiche è una sfida contro la natura che ha pochi confronti, sia che avvenga in mare che sulla terraferma. Gli uomini addetti ai lavori, qualunque attività eseguano, devono fare fronte ai movimenti del pack, agli iceberg, alle temperature estremamente fredde, alle tempeste e alle condizioni estreme quando scende la notte artica che dura circa 6 mesi.


Appare chiaro il motivo per cui oltre alla Gran Bretagna, grandi Paesi come USA, Canada e Russia stanno effettuando importanti rilevazioni nel mare artico.
"Con questa spedizione vogliamo definire con precisione quali sono i confini geologici dei nostri territori, quelli cioè che il trattato internazionale dei mari permette di considerare propri e quindi di esplorarli e sfruttarli", ha spiegato Brian Edwards del Servizio Geologico americano. La Russia aveva preceduto tale spedizione con una propria nave e due anni fa aveva mandato fin sul fondo del Polo Nord un sommergibile dove piantò la propria bandiera.



Verrebbe da chiedersi se alla luce del disastro, da molti annunciato, della Deep Horizon, quali sono i reali rischi a cui ci si imbatte nel tentare trivellazioni in aree così remote, al limite estremo della terra.
Per questi motivi le compagnie petrolifere al momento stanno esplorando le aree marine più vicine alle coste e le più accessibili e, quando è possibile, cercano di costruire piccole isole artificiali da collegare alla terraferma così da trasformare un'esplorazione off-shore (in mare aperto) in una su terra. Quando non è possibile si costruiscono gigantesche strutture in acciaio che vengono ancorate sul fondo marino. La piattaforma russa Prirazlomnoye, ad esempio, quasi completamente costruita su un campo petrolifero dove si prevede la presenza di 610 milioni di barili e che si trova al nord della Russia, peserà 100.000 tonnellate e si trova su un mare profondo 20 metri. In questo caso sarà la sua gigantesca massa a proteggerla dal ghiaccio che la assedierà per otto mesi l'anno.

Quando bisognerà andare ancor più al largo le piattaforme saranno costantemente protette da rompighiaccio. La prima di queste sarà anch'essa russa e verrà costruita a 650 km dalle coste con un mare profondo 300 m e costantemente circondata dai ghiacci. Essa inizierà ad operare nel 2016.

Tutte le compagnie petrolifere insistono nel sostenere che le piattaforme saranno a prova di ogni evento estremo. Ma nonostante questo, molti gruppi ambientalisti fanno presente che il pericolo non viene solo dalle piattaforme ma anche dalle navi che dovranno fare la spola con esse per rifornirsi di olio. Il pack, gli iceberg e le tempeste renderanno inevitabili gli incidenti e in acque fredde una fuoriuscita di petrolio potrebbe creare danni realmente irreversibili all'ambiente. In quel mondo infatti, una fuoriuscita di greggio può essere contenuta solo in estate, ma le acque molto fredde rendono l'olio molto più stabile che non in quelle calde. Per la natura è assai più difficile eliminarlo e, come si è visto in Messico, l'uomo riesce a fare ben poco.

Fonte: Greenpeace, La Repubblica

Help the planet Go Beyond Oil

La fuoriuscita di petrolio dalla Deepwater Horizon ha gettato luce sulle conseguenze a lungo termine che la nostra dipendenza dal petrolio ha sulla natura e sul clima. Invece di inseguire le ultime gocce di "sporco" petrolio, dobbiamo dare una decisa accelerata alla nascita dell'era dell'energia pulita. Abbiamo solo un pianeta, e se dobbiamo proteggerlo tutti quanti - dalle comunità locali, ai business, ai Governi - dobbiamo impegnarci ed unirci per andare oltre l'era del petrolio





Fonte: Greenpeace

martedì 31 agosto 2010

EPIA: Osservatorio Fotovoltaico e Conto Energia in Europa II





Il presente documento contiene informazioni relative agli schemi di incentivazione adottati nei principali Paesi Europei

EPIA_Overview Support Schemes - 25 08 2010

Fonte: EPIA

EPIA: Osservatorio Fotovoltaico e Conto Energia in Europa

I cambiamenti climatici in un contesto in cui le fonti da combustibili fossili sono inevitabilmente in diminuzione, hanno rafforzato la necessità di una forte promozione delle energie rinnovabili. L'impiego di energia solare fotovoltaica (PV) è cruciale per aiutare l'UE a rispettare il suo impegno nel combattere il cambiamento climatico e ad assicurare l'approvvigionamento, riducendo la dipendenza dell'Europa dalle importazioni di energia. Per affrontare queste importanti questioni, l'Associazione europea dell'industria fotovoltaica (EPIA) si auspica politiche sostenibili al fine di mantenere l'industria del fotovoltaico e di mercato su un sentiero di crescita sostenibile sempre maggiore.
Nel contesto della rapida evoluzione del mercato europeo del fotovoltaico negli ultimi anni, la necessità di un monitoraggio permanente delle dinamiche di mercato ha portato alla creazione dell'Osservatorio fotovoltaico. Sulla base dell'analisi delle politiche esistenti in diversi paesi chiave, l'osservatorio fotovoltaico individua condizioni raccomandabili per lo sviluppo del mercato e linee guida per lo sviluppo sostenibile del fotovoltaico. L'Osservatorio del fotovoltaico si concentra anche su questioni di regolamentazione: gli incentivi finanziari, le barriere amministrative e le procedure di connessione alla rete.
EPIA Photo Voltaic Observatory - September 2010

Fonte: EPIA

Fotovoltaico: decreto interministeriale 6 agosto 2010

E' stato pubblicato il decreto interministeriale tra il Ministero dello Sviluppo Economico e Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che stabilisce i criteri per incentivare la produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici e lo sviluppo di tecnologie innovative per la conversione fotovoltaica(GU n. 197 del 24-8-2010 - serie generale) 

incentiva_fotovoltaico



Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico

POIN: approvati elenchi progetti ammessi a contributo, per 30 milioni euro per immobili pubblici

È stato firmato il 6 agosto dal Direttore generale per l’energia nucleare, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica ed inviato alla Gazzetta Ufficiale per la pubblicazione sulla Serie generale, il decreto che approva gli elenchi dei progetti ammessi a contributo sulla linea 1.3 del POIN “Interventi a sostegno della produzione di energia da fonti rinnovabili, nell’ ambito dell’efficientamento energetico degli edifici e utenze energetiche pubbliche o ad uso pubblico”.

giovedì 12 agosto 2010

Maree Nere: domande... e soprattutto risposte















L'ultimo disastro ambientale, la Deep Water, forse il più grave di sempre, pare sia stato tappato. I danni in termini di flora e fauna sono incalcolabili e chissà in quanto tempo la natura sarà in grado di riprendersi. 

Greenpeace  ha posto 6 domande a cui sono seguite altrettante risposte sul disastro che è apparso annunciato da più parti. Seguiamo insieme questo percorso e cerchiamo di capirci qualcosa. Il documento Orizzonte Nero con le 6 domande e risposte realizzato da Greenpeace è disponibile cliccando sull'immagine qui sopra.  

Fonte: Greenpeace

Russia, Greenpeace: Bruciano i boschi radioattivi di Chernobyl

L’associazione ambientalista avverte sui rischi dell’estendersi delle fiamme: “Non è ancora noto l’effetto combinato di piccole dosi di materiale radioattivo con la tossicità del monossido di carbonio”.

Gli incendi che affliggono la Russia sono arrivati a colpire le foreste che soffrono un alto grado di contaminazione radioattiva a seguito dell’incidente nucleare di Chernobyl del 1986. L’allarme è stato lanciato in una nota dalla sezione russa del movimento ambientalista Greenpeace, seondo quanto risporta l’agenzia Interfax.

ZONE ALTAMENTE CONTAMINATE – “Oggi Greanpeace ha pubblicato una mappa da cui si evince che che sono iniziati gli incendi nelle foreste contaminate. La mappa – prosegue il comunicato - basata su informazioni del 9 agosto, mostra chiaramente che vi sono più di 20 incendi in corso nei territori contaminati, inclusi tre incendi nelle foreste altamente contaminate nella regione Bryansk“. Con riferimento specifico a quest’area, il ministero russo per le Situazioni d’emergenza annunciava lo scorso lunedì che “le città più colpite dall’incidente di Chernobyl mostrano un normale livello di radiazioni“.

EFFETTI IGNOTI – Per formulare la mappatura presentata, Greenpeace ha incrociato i dati dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica e quelli del Sistema per la gestione delle risorse sulle informazioni degli incendi, quest’ultimi basati su rilevamenti fotografici spaziali. ”Un aumento del livello di radiazioni non provocherà un’altra emissione radioattiva a livello di Chernobyl“, rassicurano gli ambientalisti. “Ciononostante, non dovrebbe essere sottostimato il ruolo di piccole dosi di radiazioni poiché non è ancora noto l’effetto combinato di piccole dosi di materiale radioattivo con la tossicità del monossido di carbonio e di altri prodotti di combustioni nelle foreste e nelle torbiere” ha allertato Vladimir Chuprov, capo del programma energetico di Greenpeace Russia.

INADEGUATEZZA DEL GOVERNO – La quale, per voce del suo rappresentante, Sergei Tsyplakov, ha puntato il dito contro l’inadeguatezza del governo e della legislazione russa di fronte alla catastrofe incendiaria che si è abbattuta sul Paese. “Negli ultimi 1000 anni non abbiamo mai assistito ad un tale caos dell’amministrazione pubblica nel settore forestale e deve essere detto che la prima causa di tutto ciò è l’orribile legislazione forestale“, sostiene Tsyplakov nella nota. “Il più grande errore che possiamo compiere è dare la colpa di tutto alle anormali condizioni del tempo” valuta, inoltre, il militante Greenpeace.

mercoledì 4 agosto 2010

Più tempo disponibile per il conto energia

Non più il 31 dicembre 2010, bensì il 30 giugno 2011. Slitta la data entro la quale dovranno entrare in esercizio gli impianti fotovoltaici per poter continuare a godere dell'attuale conto energia. La novità in un emendamento al d.l. Energia approvato al Senato che rende più morbido il passaggio tra i due regimi incentivanti mettendo al riparo dai ritardi nelle procedure di allacciamento.

 L’emendamento in questione modifica il provvedimento con cui si stabiliva che potevano accedere agli incentivi attuali solo gli impianti entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2010, (ossia il comma 1 dell’articolo 2-sexies del decreto-legge 25 gennaio 2010, n. 3, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 marzo 2010, n. 41) è lo sostituisce così: “Le tariffe incentivanti di cui all’articolo 6 del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 19 febbraio 2007 (…) sono riconosciute a tutti i soggetti che, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 5 del medesimo decreto ministeriale, abbiano concluso, entro il 31 dicembre 2010, l’installazione dell’impianto fotovoltaico, abbiano comunicato all’amministrazione competente al rilascio dell’autorizzazione, al gestore di rete e al Gestore dei Servizi Elettrici-GSE S.p.a., entro la medesima data, la fine lavori ed entrino in esercizio entro il 30 giugno 2011.”

giovedì 15 luglio 2010

Aprovati Conto Energia e linee guida 2011

I due attesi provvedimenti, conto energia fotovoltaico e linee guida amministrative per l'autorizzazione unica ad impianti a fonti rinnovabili, sono stati approvati il 9 luglio dopo la conferenza Stato-Regioni. Regioni ed Enti locali dovranno recepire le Linee guida entro i 90 giorni dalla pubblicazione del testo. Intanto, in salvo i certificati verdi, sebbene con un loro ridotto impatto a partire dalle competenze 2011. 

Dopo una lunghissima attesa ed un’estenuante serie di rinvii e tira e molla, la conferenza Stato-Regioni ha approvato finalmente il nuovo Conto energia che entrerà in vigore il primo gennaio 2011 sino a tutto il 2013, e le Linee Guida per le fonti rinnovabili. Il primo è un sistema di incentivazione rivolto a chi produce energia pulita da fonte fotovoltaica e la immette nella rete, mentre le Linee riguardano le modalità per le autorizzazioni a costruire gli impianti a fonte rinnovabile.