lunedì 29 giugno 2009

Impulso solare

L'uomo, si sa, ha da sempre avuto il desiderio di staccarsi da terra per solcare i cieli. Fin qui nulla di nuovo, se non fosse che stavolta a provarci è un team svizzero che, con un aereo ad energia solare, intende compiere addirittura il giro del mondo.

Bertrand Piccard, che già nel 1999 si rese famoso per aver effettuato il giro del globo, anche se in quella occasione a bordo di una mongolfiera, questa volta tenterà l'impresa con un aereo simile ad un aliante, con un'apertura alare di 61 metri ed un peso di circa 1500 kg. Il velivolo è dotato di 12.000 celle solari e di batterie al litio che gli garantiscono una piena autonomia anche durante le ore notturne, inoltre la struttura realizzata interamente in fibra di carbonio permette a questo gioiello tecnologico di raggiungere una velocità di crociera di 70 km/h ad un'altitudine massima di 8500 metri.

"Il vero successo del Solar Impulse - ha detto Piccard - sarebbe influenzare milioni di persone sull'utilità delle energie rinnovabili e del risparmio energetico. Così che le nuove tecnologie possano essere usate nella vita di tutti i giorni".

Fonte della notizia: Punto Informatico







lunedì 15 giugno 2009

Dichiarazione di Venezia: LaTerza Rivoluzione Industriale in architettura

Seminario 15 Giugno, Roma.

Il rallentamento globale dell’economia è stato prodotto dal reciproco alimentarsi di una crisi economica, energetica e ambientale. La crisi ambientale, in particolare, è causata anche dal settore degli edifici che consumano dal 30% al 40% di tutta l’energia prodotta e contribuiscono in pari percentuali a tutte le emissioni di CO2. Le recenti innovazioni tecnologiche rendono possibili sia interventi sull’edilizia esistente che nuove costruzioni capaci di provvedere autonomamente al proprio fabbisogno energetico attraverso l’uso di fonti rinnovabili e disponibili localmente. Gli edifici potrebbero diventare vere e proprie “centrali energetiche”, integrando nella progettazione tutti gli elementi in grado di ottimizzare la propria efficienza energetica. Esempi interessanti di primi edifici ad energia positiva sono già stati realizzati in Spagna e in Francia. Riconfigurare gli edifici in questa chiave è il secondo pilastro di quella che Jeremy Rifkin definisce la Terza Rivoluzione Industriale, quella in cui l’energia è prodotta in modo distribuito e raccolta degli edifici, accumulata sotto forma di idrogeno e distribuita con reti intelligenti. La ridefinizione del ruolo dagli architetti è l’obiettivo principale della Dichiarazione di Venezia, sottoscritta durante l’XI Biennale di Architettura (settembre 2008) da architetti di fama internazionale, sensibili al tema della sostenibilità. Nello spirito della Dichiarazione di Venezia questo seminario, organizzato dall’Ufficio Europeo di Jeremy Rifkin, Foundation on economic trends e dal Centro di Ricerca CITERA della Università di Roma La Sapienza, è la prima iniziativa in Italia per la diffusione dei contenuti della Terza Rivoluzione Industriale tra gli architetti italiani che desiderino promuovere l’incontro tra il mondo della progettazione e quello della produzione di tecnologie energetiche avanzate. Questo evento si propone come l’avvio di un processo dinamico di contaminazione ed interazione, un movimento di trasformazione e di realizzazione del concetto di sostenibilità, con l’obiettivo di poter raggiungere e coinvolgere sempre di più sia gli architetti che gli operatori del settore delle costruzioni, oltre che naturalmente gli studenti di architettura, ragione per cui il seminario è ospitato dalla Facoltà di Architettura Valle Giulia dell’Università di Roma “La Sapienza”.

venerdì 12 giugno 2009

Petrolio e diritti umani: Ricordiamo Ken Saro Wiwa !

Shell paga 15.5 milioni di USD evitando il processo per la morte di Saro Wiwa",
è quanto si apprende dal comunicato apparso su A SUD nei giorni scorsi.

Invitiamo tutti voi a riflettere su quanto accade in luoghi apparentemente così lontani dalla nostra realtà, senza perdere mai di vista però, che i diritti dell'uomo dovrebbero essere identici in ogni angolo del mondo.

"Giusto per ricordare che quello che stiamo facendo non è solo una operazione economica, ma inestricabilmente intrecciato con questioni legate alla democrazia e ai diritti dell'uomo."
Angelo Consoli

giovedì 11 giugno 2009

Un Rinascimento per la Terra

"Le previsioni degli scienziati sono sempre più allarmanti: è nostra responsabilità invertire subito la tendenza in atto" di Carlo d'Inghilterra

Ho visitato l'Italia diverse volte negli anni passati ed ho un caro ricordo sia dei luoghi che ho visto sia delle persone che ho incontrato. Ricordo bene la mia ultima visita ufficiale qui cinque anni fa, durante la quale ho partecipato ad una serie di eventi per promuovere il movimento "Slow Food" che ha fatto molto per sostenere le risorse locali e la produzione di prodotti alimentari sostenibili. Senza alcun dubbio in questi giorni, prima in Italia e durante il mio incontro con il Papa al
Vaticano ed in seguito in Germania riprenderò il tema della sostenibilità ambientale, sottolineando la problematica del cambiamento climatico ed il bisogno da parte di tutti di raggiungere una maggiore sostenibilità a livello globale se vogliamo proteggere il nostro pianeta per le generazioni future. Basta riflettere sull'aumento della regolarità di alluvioni a Venezia o di cambiamenti nei tempi dello scioglimento delle nevi in montagna (che provocano il rilascio di flussi d'acqua) per vedere gli effetti dei cambiamenti climatici. E la situazione non farà
altro che peggiorare se non si agisce subito.
Credo fermamente che la risposta che diamo alla sfida che ci troviamo ad affrontare definirà la nostra era. Nello stesso modo in cui il Rinascimento ha definito per molti di noi in Europa un risveglio dell'identità culturale ed intellettuale alla fine del periodo medievale, le nostre azioni di oggi potrebbero essere ricordate come il rinascimento del nostro modo di vivere, come l'inizio di una nuova epoca con una gestione efficiente dei nostri Paesi. Se ciò suona come un'ambizione troppo grande, dobbiamo riflettere brevemente sulla scienza dei cambiamenti climatici per iniziare a vedere quello che succederà se non agiamo subito. In molti tra coloro che sostengono che questa scienza è sbagliata dovrebbero approfondire la loro conoscenza: basta infatti visitare la sede dell'Istituto Statistico Britannico sull'Antartico a Cambridge e chiedere di poter
vedere i campioni di ghiaccio estratti da 3 chilometri di profondità che raccolgono il livello di presenza di diossido di carbonio degli ultimi mille anni circa, per vedere con i propri occhi. Il grafico oscilla in modo regolare e stabile tra periodo glaciale ed interglaciale fino alla metà del XVIII secolo, proprio quando iniziò la rivoluzione industriale, ed inizia poi ad accelerare in misura di parti di CO2 per milione fino alla nostra era che è il punto in cui il grafico indica la gravità della situazione. Al momento stiamo esaurendo rapidamente le riserve di carburante fossile della
Terra, bruciando più risorse di quelle disponibili. Facendo così, inquiniamo l'atmosfera con grandi quantità di diossido di carbonio che cattura l'energia solare provocando il riscaldamento globale. In parole più semplici, stiamo distruggendo il pianeta con una doppia azione: prima di tutto bruciando troppi carburanti fossili, e poi cambiando in modo significativo la temperatura del nostro pianeta. Il problema che stiamo creando per le nostre generazioni future è così grande che
gli scienziati continuano a rivedere le loro valutazioni sugli effetti catastrofici del cambiamento climatico. In base alle ultime relazioni, il livello del mare potrebbe aumentare di un metro in
questo secolo con gravi conseguenze per 600 milioni di persone e occupando ampie fasce di terra. Paesi come l'Egitto e l'India ne subirebbero enormi conseguenze, mentre le isole più piccole scomparirebbero del tutto. In base alle previsioni, il numero di persone a rischio alluvione aumenterà su base annuale dagli attuali cinque milioni a 370 milioni entro la fine di questo secolo. In paesi costieri come l'Italia o la Gran Bretagna, queste previsioni sono decisamente
allarmanti. Ma l'aumento del livello del mare è solo una delle diverse conseguenze dei
cambiamenti climatici, tra cui vi è anche la riduzione drastica delle riserve d'acqua e condizioni climatiche estreme che provocherebbero seri danni sia sulle proprietà che sulle persone.
Se si considerano le conseguenze che questi fattori avranno sul movimento di una popolazione in continua crescita, si prevedono letteralmente centinaia di milioni di rifugiati ambientali.
Se, come me, pensate che abbiamo raggiunto un punto di svolta nella nostra storia e che ciò che faremo nei prossimi anni creerà le basi per come saremo giudicati dalle generazioni a venire, sarete senza dubbio d'accordo sul fatto che sia necessaria una collaborazione tra comunità, nazioni e continenti per fornire una risposta globale a questa sfida mondiale. Durante la mia visita in Italia cercherò di definire le modalità di azione ed i principi che possono aiutarci nella nostra ricerca di una maggiore sostenibilità ambientale.
Ma indipendentemente dai dettagli, il punto fondamentale che vorrei sottolineare è che è necessario agire ora, con urgenza. Mi piacerebbe che non fosse così e che fosse possibile continuare a portare avanti il business nello stesso modo. Sfortunatamente non e così, e se dovessimo continuare ad usare le stesse modalità, lasceremmo un'eredità terribile ed avvelenata ai nostri figli e nipoti. Spero sinceramente che i nostri due Paesi, le cui storie si sono incrociate per più di 2000 anni, si uniscano nuovamente con un obiettivo unico verso un futuro equo, sicuro e
sostenibile.

Protocollo di Kyoto: fondo rotativo

Il Ministero dell'Ambiente ha sbloccato 600 milioni di euro a valere sul Fondo Rotativo per il finanziamento delle misure finalizzate all'attuazione del Protocollo di Kyoto.
Con questo provvedimento saranno finanziabili le seguenti misure di intervento:

  • installazione di nuovi impianti microgenerazione diffusa ad alto rendimento elettrico e termico alimentati a gas naturale, biomassa vegetale solida, biocombustibili vegetali liquidi, bio-gas e in combustione gas-naturale-biomassa.
  • installazione di nuovi impianti di piccola taglia per l'utilizzazione delle energie rinnovabili per la generazione di elettricità e calore.
  • sostituzione motori elettrici industriali con potenza nominale superiore a 50 kW con motori ad alta efficienza.
  • risparmio energetico e incremento dell'efficienza negli usi finali dell'energia.
  • eliminazione delle emissioni di protossido di azoto dai processi industriali e in agricoltura.
  • progetti pilota di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e di nuove fonti di energia a bassa emissione o a emissione zero di gas effetto serra.
  • gestione forestale sostenibile.
Potranno beneficiare dell'agevolazione le imprese (comprese le ESCO, società di servizi energetici), le persone fisiche, le persone giuridiche private, i soggetti Pubblici (regioni, province, comuni, ecc.) e i condomini.
E' prevista la concessione di finanziamenti a tasso agevolato, di durata non inferiore a 3 anni e non superiore a 6, con l'applicazione di un tasso che sarà determinato da un successivo provvedimento.
Le domande potranno essere presentate, fino ad esaurimento fondi, a partire dal 15° giorno successivo alla pubblicazione della Circolare attuativa fino al 135° giorno dalla stessa data di pubblicazione.

Carlo, discorso al Parlamento "Il mondo ha 99 mesi per salvarsi"

Forte appello per l'ambiente del principe d'Inghilterra. Poi
con Camilla visita dal Papa. Fini: "Un vero alfiere"

Carlo d'Inghilterra nel suo intervento a Montecitorio, nella sala della Lupa

ROMA - La sfida decisiva per il futuro del pianeta sarà sul clima. Una sfida che, per essere vinta, ha bisogno di un "rinascimento ambientale". Questo il messaggio che Carlo, principe di Galles, ha lanciato ai parlamentari italiani oggi con la conferenza sui cambiamenti climatici, che l'erede al trono d'Inghilterra ha tenuto nella sala della Lupa di Montecitorio. Quindi, con la consorte Camilla, duchessa di Cornovaglia, il principe si è trasferito, scortato da un imponente corteo di macchine scure, in Vaticano per la sua prima udienza con Benedetto XVI.
E' cominciata così la giornata romana dell'erede al trono d'Inghilterra, giunto ieri nella capitale con la consorte su invito del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ospita la coppia reale negli Appartamenti imperiali del Quirinale. Il discorso alla Camera. Calorosa l'accoglienza riservata alla coppia dal presidente della Camera Gianfranco Fini che ha donato all'erede d'Inghilterra una stampa antica del Galles, mentre Carlo ha donato un tagliacarte in argento con lo stemma reale. Poco dopo le 11, con qualche minuto di ritardo rispetto all'agenda del cerimoniale, il principe del Galles con Camilla e Fini si sono spostati nella sala della Lupa per la conferenza.
"Un alfiere dell'ambiente". Fini si è rivolto al principe del Galles definendolo "un alfiere" della cultura ambientale ed ha anche definito un "elemento di grande interesse" il rifiuto degli ogm del principe Carlo. Poi, Carlo d'Inghilterra si è rivolto ai parlamentari riuniti nella sala della Lupa (il discorso, lungamente applaudito, è durato oltre 30 minuti), e ha sottolineato come l'Italia, in qualità di presidente di turno del G8, si trova "nella condizione ideale per dare prova di leadership a livello mondiale" nella lotta ai cambiamenti climatici e "per contribuire a porre le
fondamenta per un accordo storico" in vista della Conferenza sul clima di Copenaghen a dicembre.
"La storia ci giudicherà". Carlo ha chiesto di fare in fretta perché "rimangono solo 99 mesi prima di raggiungere il punto di non ritorno", poi, ha avvertito allarmato, "la storia ci giudicherà " per come il mondo avrà affrontato questa sfida. Analizzando i vari aspetti della questione climatica e ambientale il principe ha aggiunto "che all'innalzamento del livello dei mari e al degrado delle acque dolci si sommeranno gli effetti di fenomeni climatici estremi, che apporteranno danni ai territori e avranno un impatto negativo sulle coltivazioni".
L'Abruzzo. Il principe, in apertura del suo discorso sul clima, ha ricordato anche il terremoto che il 6 aprile scorso ha colpito l'Italia: "Le popolazioni de L'Aquila e dei paesi vicini - ha affermato - continuano a essere presenti nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere".
Un cuscino per Camilla. Camilla ha assistito all'intervento del marito seduta con uno speciale 'supporto lombare' dietro la schiena: un cuscino rivestito di tartan (la tradizionale fantasia di colori scozzese) di quelli utilizzati da chi soffre di mal di schiena. Il cuscinetto è stato posto all'ultimo minuto sulla sedia destinata alla duchessa di Cornovaglia al tavolo della presidenza, e tolto da un addetto non appena lei si è alzata. Prima di lasciare il Palazzo Camilla, con abito scuro, si la duchessa si è trattenuta per qualche minuto nella studio di Fini per indossare una veletta nera, come richiede la seconda visita della giornata, quella al Vaticano.
La visita al Papa. Il principe Carlo d'Inghilterra e sua moglie hanno fatto ingresso nella Santa Sede a bordo di una Maserati messa a loro disposizione dal cerimoniale di Stato. Il colloquio tra il Papa e il principe Carlo, presente anche la moglie Camilla, è durato circa 15 minuti, si è svolto in inglese e senza interpreti, nella biblioteca papale.
Al termine dell'udienza, Carlo e Camilla sono scesi alla prima loggia del Palazzo Apostolico per incontrare il segretario di Stato Tarcisio Bertone. Camilla ha assistito anche a questo secondo colloquio. Entrambi gli incontri sono definiti "cordiali" dalla nota vaticana. Fra i temi trattati, "la promozione umana e lo sviluppo dei popoli - sottolinea la nota del Vaticano - , la difesa dell'ambiente e l'importanza del dialogo interculturale e inter-religioso per la promozione della pace e della giustizia nel mondo".