lunedì 28 febbraio 2011

Decreto stabilisce il futuro per il fotovoltaico

Cari amici, questa mattina vi propongo l'articolo apparso su Repubblica Ambiente a proposito del Decreto in fase di discussione in questi giorni.
Il Decreto in questione così come è stato abbozzato stabilirebbe un tetto limite di impianti incentivabili. Stando ai calcoli di Massimo Sapienza, Pres. di Asso Energie Future, sono in ballo 120 mila posti di lavoro.
Buona lettura.


DOPO l'eolico, il fotovoltaico. Il nome della seconda vittima della guerra alle rinnovabili è nel decreto che il governo si preparerebbe ad approvare all'inizio della prossima settimana. "Con un tetto di impianti incentivabili fino al 2020 vicino alla soglia che si raggiungerà nell'arco di un anno, il fotovoltaico è destinato a chiudere i battenti", accusa Massimo Sapienza, presidente di Asso Energie Future. "Sarebbe il secondo fallimento programmato dopo quello che ha messo in ginocchio l'industria e la ricerca italiane negli anni Ottanta. Dovremmo mandare a spasso 120 mila persone che lavorano, direttamente o indirettamente nel settore".

Il decreto legislativo in questione sarà discusso martedì dal pre Consiglio dei ministri e votato con ogni probabilità giovedì prossimo. Secondo le bozze in circolazione, prevederebbe un taglio del 30 per cento degli incentivi, le aste al ribasso per gli impianti oltre i 5 megawatt (un meccanismo considerato discutibile perché diminuisce le garanzie contro le infiltrazioni del malaffare), il divieto di fotovoltaico a terra per impianti superiori a 1 megawatt.

L'allarme è condiviso da tutte le associazioni delle rinnovabili da Aper a Assosolare. "Nel 2010 in Europa il fotovoltaico ha avuto la crescita più alta tra le fonti rinnovabili", ricorda Giuseppe Moro, del direttivo di Assosolare. "Tagliare le gambe all'industria del sole e a quella del vento vuol dire bloccare la crescita tecnologica del paese in un settore

strategico". Il governo sembra intenzionato ad andare avanti per ragioni di cassa, come ha precisato Paolo Romani, il ministro dello Sviluppo economico, dichiarando: "Dal 2000 al 2010 i cittadini hanno pagato in bolletta 20 miliardi per aggiungere un 4 per cento di energia rinnovabile".

"Numeri che portano fuori strada", obietta il senatore Pd Francesco Ferrante. "Negli ultimi 20 anni più di 40 miliardi di euro sono stati drenati dalle bollette e consegnati ai petrolieri per favorire le cosiddette assimilabili, una categoria di false rinnovabili fatte con gli scarti di raffinazione del petrolio. Mentre si vuole chiudere l'industria del sole e del vento - mandando a casa un numero di lavoratori più di 20 volte superiore ai dipendenti Fiat di Mirafiori - si versa un miliardo di euro per rifinanziare impianti già incentivati e oggetto di un semplice lifting funzionale".

Non è detto comunque che il testo non subisca qualche correttivo nelle prossime ore. In questa direzione vanno gli sforzi del ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo che sta mettendo il suo peso nel braccio di ferro che ha per posta il futuro delle rinnovabili. Il ragionamento che fanno al ministero di via Cristoforo Colombo è semplice. Il tetto degli 8 mila megawatt come limite degli incentivi per il fotovoltaico era stato fissato in un periodo in cui sembrava lontanissimo.

Ma il settore ha galoppato così veloce in tutto il mondo da aver bruciato le tappe. Restare bloccati fino al 2020 a quota 8 mila megawatt, la metà del fotovoltaico già installato in Germania, significherebbe rendere molto difficile, se non impossibile, il rispetto degli impegni assunti dal governo in sede comunitaria per arrivare al 17 per cento di energia rinnovabili al 2020.

La proposta che il ministero dell'Ambiente porterà al Consiglio dei ministri è: abbassare gli incentivi con gradualità (anche perché i costi di produzione diminuiscono per l'aumento di efficienza e dei volumi di produzione) e alzare il tetto di impianti incentivabili per dare spazio di crescita alle rinnovabili.

 Fonte: La Repubblica Ambiente

mercoledì 23 febbraio 2011

Energia dal sole al gusto di mirtillo

 Ebbene si. Se ne parlava già da qualche tempo, il tentativo di produrre energia dal sole utilizzando i pigmenti contenuti in alcune piante o frutti. Anche le melanzane sono state oggetto di sperimentazione in questo senso, ma i mirtilli a quanto pare stanno dando migliori risultati.
Qui di seguito vi propongo l'articolo integrale apparso su TechNews.
Buona lettura.
 
Cyanine, azienda torinese specializzata nella realizzazione di pannelli fotovoltaici, ha presentato proprio in quel di Torino un nuovo sistema per produrre pannelli senza la necessità di utilizzare il silicio.
Dopo alcuni anni di studi e ricerche Cyanine ha presentato un materiale alternativo, una pasta di biossido di titanio con un colorante di natura organica posto fra due vetri conduttori. I vetri, come afferma il presidente della società Giuseppe Caputo, isolerebbero la pasta dall'umidità e dall'ossigeno che potrebbero danneggiare il colorante che contengono.

Questo colorante potrà essere ricavato dai mirtilli, formando vetri azzurri/verdi, o in alternativa anche dalle alghe, producendo vetri gialli, e avrà il pregio di poter funzionare in maniera ottima anche con luce diffusa e non diretta.
Il rendimento di questa tipologia di pannelli fotovoltaici è comunque inferiore a quella dei "classici" ma i 40 Watt per metro quadro con luce diretta e i 25 con luce diffusa li rendono ugualmente una buona alternativa.

Considerando poi che i pannelli con componenti in silicio lavorano meglio a temperature contenute risulta evidente il passo avanti fatto da Cyanine con i loro pannelli resistenti ad alte temperature, palesemente necessarie per fornire grandi apporti di energia.

Questa tecnologia potrà essere in futuro anche applicata per diversi utilizzi, come sui vetri delle finestre casalinghe per generare energia dalla luce diffusa da lampade e altri fonti di luce interne alla casa o sui cristalli delle auto, fino ad arrivare a pensare un ipotetico utilizzo sotto forma di pannelli voltaici ripiegabili e trasportabili a mano.

Cyanine ha previsto l'arrivo della propria tecnologia, che sottolineano essere a costi contenuti e inferiori a quelli dei normali pannelli, sul mercato verso il 2013. 

martedì 15 febbraio 2011

SAN (SolartecMed Area Network) Nuova Veste Grafica e Iscrizioni Aperte

Benvenuto al SolarecMed Area Network!

Il 2010 si è concluso con numeri di tutto rispetto e la previsione per quest'anno si basa su una programmazione stimata per oltre 9 Mega Watt.

Il SAN (SolartecMed Area Network) e' il 1° portale on-line al servizio degli operatori del settore fotovoltaico.


Se sei un operatore del settore Fotovolataico e pretendi solo il meglio dal tuo fornitore di componenti, iscriviti gratuitamente al SolartecMed Network compilando in ogni sua parte il modulo presente a questo indirizzo. Il tuo nuovo account sarà attivo entro 48 ore.

SolartecMed nasce con il preciso obbiettivo di collegare i reali Produttori di tecnologie FV, come Solartec per l'appunto o PVE Sweden, con i Protagonisti di questa incredibile Rivoluzione Verde, cioè Voi: Installatori e Progettisti.

Il nostro esclusivo sistema commerciale "Lineabreve" Produttore-Utilizzatore, che garantisce prezzi estremamente competitivi e prodotti sempre aggiornati e disponibili, combinato con un servizio di assistenza e di referenze di installazioni FV in tutta Europa, rassicura anche il cliente più diffidente.

Il Network che oggi SolartecMed rappresenta conta centinaia di operatori accreditati e registrati al SAN, che è lo strumento con cui è possibile creare un preventivo per ogni tipo di Impianto FV, con componenti realmente disponibili e con prezzi aggiornati e competitivi.

Moduli Fv assemblati in Europa come PVE e Schott, Inverter e Accessori Fronius, Membrane impermeabilizzanti e Evalon Solar Alwitra, sistemi di montaggio e sottostrutture certificate e Serre FV in Kit Modulari, sono solo alcuni esempi dei  contenuti del SAN.

Iscriversi al SAN ed entrare a far parte del Network SolartecMed non implica nessun obbligo né spesa.

Una volta compilato in ogni sua parte il modulo di iscrizione on-line disponibile a questo indirizzo, riceverà immediatamente una notifica di Benvenuto.

Noti che solo la notifica di Benvenuto è immediata ma non l'effettiva attivazione che Le verrà comunicata entro 48 ore.

Vorremmo inoltre chiarire che l'utilizzo del SAN è limitato ai soli possessori di P.Iva e, rimanendo un sistema per la quotazione di componenti tecnologici fotovoltaici immediatamente pronti per essere ordinati, non è attualmente finalizzato all'acquisto on-line.