mercoledì 15 dicembre 2010

Felice Cosentino e il progetto dell'Alto Nanay by Cetri-Tires

Vi ho già parlato del Cetri e di cosa rappresenta. Il Circolo Europeo per la Terza Rivoluzione Industriale e il suo Presidente e fondatore Angelo Consoli, lavorano per far conoscere i principi di Jeremy Rifkin
Tra i diversi progetti portati avanti dal CETRI, desidero portare alla vostra attenzione quello che si sta svolgendo in Perù, nell'Alto Nanay.
Qui sotto è presente l'articolo scritto dal buon LoKi, dell'intervista a Felice Cosentino. Leggetelo con attenzione perché quella raccontata è davvero una storia incredibile. Un italiano, anzi un siciliano diventato sindaco in Perù...leggere per credere. A proposito, a breve pubblicherò la audio intervista rilasciata da Felice Cosentino al Cetri. Rimanete connessi.



14/12/2010



Il CETRI-TIRES, alla vigilia dell'annuncio del progetto di collaborazione tra Felice Cosentino Altamore e il Circolo Europeo per la Terza Rivoluzione Industriale, è lieto di presentare l'intervista al neoeletto Alcalde del Distretto di Alto Nanay Felice Cosentino.



Chi è Felice Cosentino?

Cittadino italiano trasferitosi in Perù nel 1986, promotore di numerose iniziative benefiche per la comunità della Cuenca dell'Alto Nanay, area rurale situata nella foresta pluviale amazzonica Peruviana.


Organizzatore di spedizioni scientifiche, imprenditore nel settore del taglio e trasformazione del legno, apprezzato e benvoluto dalla popolazione locale, viene eletto nel 1993 Agente Municipale di Mishana e Presidente del COAMUNA, Coordinamento delle Agenzie Municipali della Cuenca.


Pioniere delle energie alternative in Perù sin dagli anni '80, oggi, in collaborazione con il


CETRI-TIRES, Circolo Europeo per la Terza Rivoluzione Industriale, ha dato vita ad un progetto energetico autosostenibile ed ecologicamente integrato all'interno della foresta pluviale amazzonica peruviana, nella Provincia di Maynas.


Quando nasce il suo impegno in favore delle popolazioni di questa particolare area rurale del Mondo?


Fin dagli anni '80, quando in seguito alla decisione di trasferirmi in questi luoghi, per me unici, sono entrato in contatto con la popolazione locale, che ha imparato a conoscermi ed ha riconosciuto le mie doti umane, ma soprattutto organizzative; mi hanno addirittura eletto Agente Municipale per la gestione del loro villaggio, e per 6 anni sono stato Presidente della COAMUNA, il Coordinamento delle Agenzie Municipali della Cuenca.


Ci può illustrare la situazione sociale ed economica di questa area del Perù?


Per quanto concerne la popolazione, ovviamente parliamo di un'area scarsamente popolata, con piccoli villaggi collegati tra loro per mezzo del fiume, il Rio Nanay. Gli spostamenti di persone e merci vengono effettuati utilizzando le tipiche barche della zona a cui sono stati applicati dei motori per agevolare le operazioni di spostamento.
La popolazione locale si ciba prevalentemente di iucca e di pesce, alimenti base di facile reperibilità.
Lo stipendio medio é di circa 650 Soles, equivalenti a circa 230 $; un operaio specializzato può arrivare a percepire 800, massimo 1.000 Soles al mese. Se si pensa che un gallone (4 litri, NdR) di gasolio costa intorno ai 3 $, quindi circa 8,5 Soles, si può intuire che i salari sono molto bassi e i costi per il carburante rappresentano una grossa spesa per la popolazione.


Cosa produce la popolazione locale?


Una delle attività principali é la raccolta delle foglie di palma, che, opportunamente intrecciate, servono da copertura per i tetti delle case tradizionali. Un'altra risorsa é il commercio del legname, che però, essendo venduto dalla popolazione sotto forma di tronchi, gli viene pagato a un prezzo molto basso.
Altro settore importante é la pesca, sia per autoconsumo sia per il commercio.
Infine un suo ruolo ha anche l'artiginato locale, con produzione di borsette, centrini ed oggetti per la casa; della produzione di questi manufatti si occupano principalmente le donne.


Dal punto di vista amministrativo come si rapporta la popolazione di questi piccoli villaggi con il Governo Cnetrale?


L'interlocutore di un Agente Municipale, che per un villaggio ricopre le stesse funzioni di un Sindaco, é il Distretto Provinciale, il quale a sua volta ha come referente il Governo Regionale, che a sua volta é l'unico in contatto diretto con il Governo Centrale. Diciamo che anche qui la burocrazia non manca di certo!
Quanti abitanti popolano la zona dell'Alto Nanay? Qual é la loro distribuzione tra uomini, donne e bambini, e qual é la loro aspettativa media di vita?


Dei circa 3.500 abitanti sparsi nei 25 villaggi della Cuenca, la maggior parte é sicuramente rappresentata dalle donne, che rivestono un ruolo fondamentale nella società, e numerosi sono anche i bambini.
L'aspettativa di vita media é di circa 60 anni.


A tal proposito, come viene garantita l'assistenza sanitaria, e che tipo di problematiche deve affrontare la popolazione?


Ogni capitale di Distretto ha un medico generale, un ostetrico, due o tre infermieri ed alcuni giovani assistenti che per lo più fanno pratica. I medici hanno in dotazione un motoscafo per trasportare i malati più gravi in ospedali meglio attrezzati, anche se non si tratta di un'idroambulanza attrezzata, ma di una comune imbarcazione. Nei villaggi più piccoli c'é la posta medica con un infermiere specializzato, mentre il promotore di salute é colui che, nei villaggi con pochi abitanti, con una piccola scorta di medicine, si prende cura dei loro malati.
Le malattie più ricorrenti sono la malaria, ancora molto diffusa anche se negli ultimi anni é stata ben contratata, malattie intestinali, specie nei bambini, malattie respiratiorie e della pelle, favorite dalla scarsa igiene e dal contatto con le fredde acque del Rio Nanay. A causa della carenza di calcio nella dieta locale, anche l'osteoporosi é da citare tra le malattie ricorrenti.
Riguardo la malaria, ci tengo a sottolineare che un obiettivo prioritario che mi sono posto e per cui mi batto é quello di debellare completamente questa malattia dal Distretto dell'Alto Nanay.


Come é organizzato il sistema educativo delle comunità rurali?


Tutti i villaggi dispongono di una scuola elementare – che qui dura 6 anni – con una maestra che, data la grande mole di lavoro da svolgere, organizza le varie attività scolastiche dividendo i bambini in gruppi in base all'età ed alle capacità di apprendimento.
Sicuramente sono scuole poco attezzate, in cui l'insegnante riveste un ruolo fondamentale, in quanto non può contare su attrezzature e supporti adeguati e si trova costretto a compiere sforzi non indifferenti per garantire l'istruzione minima alla gioventù locale.


Ci parli del progetto organizzato in collaborazione con il CETRI-TIRES che prevede di rendere energeticamente autosufficienti alcuni villaggi della Cuenca dell'Alto Nanay. In cosa consiste e come si strutturerà?


Attualmente il sistema convenzionale per la produzuione di energia si basa sull'utilizzo di generatori e gruppi elettrogeni alimentati a gasolio. Questo sistema, oltre che oneroso, risulta essere altamente inquinante. L'idea del nuovo progetto si basa sulle fonti rinnovabili tra le quali il Fotovoltaico ed il Biogas.
Si partirà con l'installazione di un impianto Fotovoltaico Stand Alone autoproducente da 10 kWp per rifornire abitazioni sprovviste di energia elettrica. Anche l'installazione di sistemi domestici di produzione di biogas potrebbero risultare interessanti per la semplicità di installazione, per gli svariati usi che il gas prodotto potrebbe avere e per la grande disponibilità di materie prime dalla cui fermentazione anaerobica si ottiene il combustibile.
La questione fondamentale sarà quella di rendere partecipe la popolazione locale: formando ed addestrando i giovani del luogo, infatti, non saranno più necessari interventi esterni per futuri ampliamenti, integrazioni, operazioni di manutenzione o sostituzione di componenti. Solo così la comunità potrà essere indipendente nel vero senso della parola.



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