12 anni fa
martedì 31 maggio 2011
SIgnore e SIgnori, ecco a Voi la Terra
Emozionante, davvero emozionante la Terra vista dallo spazio. Tutto appare così silenzioso, magico ed eterno. Eppure sappiamo che non è così. Sappiamo che gli equilibri degli ecosistemi sono così delicati e precari che diventa indispensabile preservarli.
Fonte: Repubblica
Germania: addio al nucleare entro il 2020
È ufficiale. La Germania dice di no al nucleare e dichiara che entro il 2020 spegnerà tutti i suoi reattori.
La tragedia di Fukushima ha soltanto reso visibile al mondo intero le conseguenze di un disastro atomico, e la Germania uno dei Paesi leader d'Europa decide per prima di dare il buon esempio rinunciando all'energia nucleare. L’addio al nucleare costerà 40 miliardi di euro, e sarà accompagnato da uno sforzo ancor più massiccio di quelli già intensi compiuti finora per la riconversione alle energie rinnovabili e pulite.
Non ci sarà un ritorno indietro, non sarà possibile perché la nostra decisione lo vuole escludere, ha detto Roettgen. Ecco i principali punti del piano governativo, deciso dopo aver sentito la commissione etica bipartisan del Bundestag e dopo negoziati di un’intensità senza precedenti con le opposizioni, cioè socialdemocrazia, verdi e Linke:
La situazione attuale. Da alcune settimane sono accesi pochissimi dei 17 reattori: molti sono spenti per controlli di sicurezza o manutenzione. Per cui già adesso la percentuale di fabbisogno energetico fornita dalle centrali atomiche tedesche, 17 per cento circa del totale, è decisamente inferiore a quella (22 per cento) che la Germania ricava da eolico, fotovoltaico, biomassa e altre energie rinnovabili.
Già da anni, l’economia tedesca si prepara a vivere senza atomo: mentre la dipendenza dalle centrali, dal 1998 a oggi, è diminuita dal 33 per cento al 17 per cento del fabbisogno totale di elettricità, l’efficienza energetica dell’industria made in Germany è cresciuta del 48 per cento e il paese è diventato molto più competitivo e global player di economie come quella francese che invece scommettono tutto sul nucleare. Qui di seguito le date di spegnimento dei 17 reattori nucleari.
L’ultimo reattore sarà spento entro il 2021, tra appena dieci anni. Dal 2021 al 2022 tre reattori saranno tenuti in standby, pronti all’uso, in caso di rischio di blackout. Sarà tenuto in stand-by come riserva un solo reattore, ma solo per la produzione di energia in caso di emergenze e per evitare blackout.
lunedì 30 maggio 2011
Coppa Italia 2011: Da Milano a Palermo, fermiamo il nucleare
ROMA - Blitz degli ambientalisti di Greenpeace nel corso della finale di Coppa Italia tra Inter e Palermo allo stadio Olimpico di Roma. Cinque attivisti, durante il primo tempo dell'incontro, hanno calato dalla copertura della Tribuna Tevere un grande striscione con la scritta "Da Milano a Palermo fermiamo il nucleare", firmato Greenpeace. Non appena è comparso lo striscione, scritta nera su sfondo giallo, gli uomini della Questura di Roma si sono subito allertati per capire come intervenire e far rimuovere lo slogan. Il messaggio di Greenpeace si riferisce al prossimo referendum del 12-13 giugno, in cui gli italiani saranno chiamati a votare sì o no al nucleare.
Lo striscione di Greenpeace contro il nucleare calato dalla copertura della Tribuna Tevere dello stadio Olimpico, spiegano dalla Questura di Roma, non è stato introdotto nell'impianto a ridosso del fischio d'inizio della finale di Coppa Italia tra Inter e Palermo. Le notevoli dimensioni, infatti, ne avrebbero sicuramente permesso l'individuazione nel corso delle operazioni di filtraggio e prefiltraggio. Al momento, lo striscione (comparso durante il primo tempo) é ancora saldamente ancorato alla struttura in un'area non accessibile a tutti, ma comunque già presidiata da vigili del fuoco e personale specializzato. Per la rimozione in sicurezza, e per l'identificazione degli attivisti (due dei quali appesi con dei tiranti allo striscione per renderlo perfettamente leggibile), si attenderà il termine dell'incontro per evitare criticità e situazioni di pericolo per il pubblico presente sugli spalti. A controllare il tutto, oltre agli uomini della Questura, anche Digos e personale del Coni. La grossa scritta comparsa all'Olimpico, in un primo momento non era stata inquadrata dalle telecamere della Rai che trasmettono la finale. All'inizio del secondo tempo la tv pubblica ha mostrato chiaramente, con una ripresa da dietro la porta difesa dal portiere dell'Inter, Julio Cesar, lo striscione degli ambientalisti di Greenpeace che recita "Da Milano a Palermo fermiamo il nucleare".
mercoledì 25 maggio 2011
Greenpeace, maxi bidone sul Pincio per il referendum sul nucleare
Stamattina Mercoledì 25 Maggio 2011 Greenpeace ha allestito un maxi finto bidone di scorie radioattive al cui interno si sono chiusi alcuni attivisti. Ecco i dettagli riportando per intero la notizia da La Repubblica.it
martedì 24 maggio 2011
Giappone: Tepco, combustibile fuso anche in reattori n.2 e 3
E' la Tepco ad annunciarlo aggiornando la precedente valutazione secondo cui solo il reattore n.1 era interessato "da criticità"
TOKYO - In aggiunta al reattore n.1, anche le barre di combustibile delle unità n.2 e 3 della centrale di Fukushima hanno accusato la parziale fusione per effetto dei danni seguiti al sisma/tsunami dell'11 marzo scorso. E' la Tepco, gestore dell'impianto nucleare, ad annunciarlo e, aggiornando la precedente valutazione secondo cui solo il reattore n.1 era interessato "da criticità", estende adesso il danneggiamento a tutti e tre i reattori con combustibile attivo al momento della catastrofe.
TOKYO - In aggiunta al reattore n.1, anche le barre di combustibile delle unità n.2 e 3 della centrale di Fukushima hanno accusato la parziale fusione per effetto dei danni seguiti al sisma/tsunami dell'11 marzo scorso. E' la Tepco, gestore dell'impianto nucleare, ad annunciarlo e, aggiornando la precedente valutazione secondo cui solo il reattore n.1 era interessato "da criticità", estende adesso il danneggiamento a tutti e tre i reattori con combustibile attivo al momento della catastrofe.
A metà maggio, Tepco aveva spiegato che, sulla base dei dati raccolti, il reattore n.1, a causa dei sistemi di raffreddamento fuori uso, aveva registrato "la fusione della maggior parte del combustibile al fondo del recipiente di contenimento". Lo scenario aveva sollevato timori, ora confermati, che anche i numeri 2 e 3 avessero subito la stessa sorte.
Dalla Sicilia catena umana contro il ritorno del nucleare
E' partita da Palma di Montechiaro (Agrigento), una delle località segnalate dea governo per ospitare una delle nuove centrali del programma atomico, la prima catena umana del 'weekend antinucleare' organizzato dalle oltre 80 associazioni del Comitato "Vota Sì per fermare il nucleare". La manifestazione fa sentire la propria voce anche in merito alla quasi totale disinformazione sull'appuntamento del referendum - hanno spiegato i promotori dell'iniziativa - gli italiani hanno il diritto di sapere quello che sta capitando al referendum nucleare". E proprio contro i tentativi di sabotare l'appuntamento col voto del 12 e 13 giugno, il Comitato ha rivolto un appello ai deputati: il Parlamento non si presti al raggiro del decreto Omnibus che vuole cancellare il referendum senza fermare veramente i programmi atomici del governo. Tra oggi e domani altre 10 catene umane cingeranno siti nucleari e località candidate ad ospitare nuove centrali "per dire no a chi intende riportare l'atomo in Italia.
lunedì 23 maggio 2011
Quarto Conto Energia: Aperetura del registro per grandi impianti e modelli da utilizzare
Con l'introduzione del 4° Conto Energia, il GSE (Gestore dei Servizi Elettrici) si adegua e comunica le nuove procedure da seguire per allacciare gli impianto FV.
Nello specifico in questo articolo parliamo dei passi da seguire e i moduli da complilare per l'iscrizione al registro dei "Grandi Impianti"
Cito per intero il contenuto sulle pagine del GSE disponibile a questo indirizzo.
Si rende noto che l’invio delle richieste di iscrizione al registro per i grandi impianti fotovoltaici avverrà esclusivamente per via telematica attraverso una specifica sezione dell’applicazione web (FTV-SR), attualmente dedicata al conto energia, alla quale sarà possibile accedere nel periodo compreso tra le ore 12:00 del 20 maggio 2011 e le ore 24:00 del 30 giugno 2011.
A riguardo si evidenzia che, come specificato all’art. 8 comma 3 del DM 5/5/2011, il GSE forma la graduatoria degli impianti iscritti al registro sulla base delle seguenti categorie, nell’ordine indicato:
Ritorno a Fukushima che tenta di risorgere - Video
L'emozionante servizio di Daniele Mastrogiacomo con le riprese di Richard Colombo.
Fonte: la Repubblica
Approfondimento su la Repubblica: Ritorno a Fukushima, la lotta per tornare a vivere
.......continua a leggereTAMURA (Giappone) - "Nella grande palestra, assieme agli altri sfollati, mi stavo ammalando. Le gambe mi facevano male, perdevo le forze, avevo smesso di mangiare; era lo spirito che voleva abbandonarmi. Lo so, la centrale è dietro quelle colline, ci sono radiazioni dappertutto. Ma io sono tornata a casa: è qui che sono cresciuta, è qui che voglio morire. Tra le mie cose". Seduta su un triciclo elettrico, il fazzoletto bianco stretto in testa, il capo leggermente piegato, il sorriso amaro, l'anziana contadina allarga le braccia e ci indica lo spettacolo di boschi e prati verdi accarezzati da folate di vento caldo. "Perché mai", si chiede sorpresa, "dovrei abbandonare tutto questo?".
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venerdì 20 maggio 2011
Intervista a Vinci Pottino Presidente Albaria
La spiaggia negata al Circolo Velico più importante in Italia, senza un intervento risolutivo di magistrati amministrativi, procura penale ed enti di controllo che su questa questione dimostrano a tutti i cittadini italiani il vuoto istituzionale che l'intera Sicilia soffre.
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mercoledì 18 maggio 2011
Energia Distribuita Crescita e Lavoro. Palermo, 20 Maggio dalle 10:00 alle 13:00
La rivoluzione dell'energia parte basso e coinvolge le famiglie ancor prima delle imprese, con questo spirito il FRED SICILIA, il Forum Regionale per l'Energia Distribuita in Sicilia, grazie al supporto del CETRI-TIRES e della CGIL Sicilia, organizza una sessione di orientamento per i giovani sulle nuove figure professionali dell'energia.
La sessione verrà ospitata all'interno del Windsurf World Festival on the Beach organizzato da ALBARIA, e si svolgerà nella mattina di Venerdì 20 Maggio 2011 dalle 10:00 alle 13:00.
Tra i relatori troviamo Angelo Consoli Presidente fondatore di CETRI-TIRES, Gianfranco Rizzo dell'Università di Palermo, Marco Ferraro del CNR, Afio La Rosa del Dipartimento ambiente e territorio, Florinda Scala di Confartigianato Sicilia, Giada Platania di Confindustria Sicilia e Leo Bombace Direttore Commerciale di SolartecMed, che racconterà l'esperienza formativa dei giovani nel progetto Energia Integra.
Stop talking, start planting
ROMA - Aveva nove anni Felix Finkbeiner quando disse: "Pianterò un milione di alberi in Germania". E perché no? In fondo perché limitarsi a un'esile piantina sul davanzale di una finestra alle elementari. Soprattutto dopo la lezione delle maestre sulla fotosintesi clorofilliana, il disboscamento planetario e il pericolo che corre l'ambiente e quindi noi, tutti. Oggi Felix di anni ne ha 13, il milione di alberi ha finito di piantarlo l'anno scorso, e non ha nessuna intenzione di fermarsi. Perché no. Perché accontentarsi proprio ora che il progetto, così come gli alberi, sta dando i suoi frutti? Il primo albero Felix l'ha piantato sotto la finestra della sua classe, nella sua scuola a Monaco. Il milionesimo il 4 maggio dello scorso anno. Alla cerimonia erano presenti politici e ministri dell'Ambiente di 45 nazioni.
Il primo dipendente Felix lo ha assunto a nove anni. Oggi del Plant for the Planet Foundation's Children Coordination Council, fanno parte 23 persone. E sono tutti bambini di 12 anni. Piccoli ambasciatori per il 'Climate Justice' che vanno in giro per il mondo a dare lezione di sogni. Hanno tutti una visione precisa e sanno come raccontarla: "Vorremmo che gli esseri umani della nostra generazione si sentano cittadini del mondo". Viaggiatori globali. Niente di troppo complesso. In fondo la lenta distruzione del mondo coinvolge comunque tutti. Hanno ragione i bambini, se manca l'ossigeno c'è solo da ripiantare gli alberi.
Il mondo degli adulti risponde alla sua battaglia per il verde come può e sa fare. Dona soldi, passa parola, e fotografi (tra i quali Andreas Biedermann, Anita Bischoff, Per Eriksson, Annette Koroll, Bernd Schumacher, Jens Umbach, Markus Seidel, Thomas Rosenthal e Thore Timm) contribuiscono con immagini di volti famosi. Le fotografie sono tutte uguali. Un bambino chiude con la mano la bocca di un adulto. Basta parlare, ora è il momento di piantare. Con Felix e i piccoli ambasciatori hanno posato Harrison Ford, la modella brasiliana Gisele Bündchen, il filosofo Hans Küng, la principessa Haya Bint Al Hussein, il principe Alberto di Monaco, il tennista Michael Stich, il premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus, il presidente dell'Ecuador Rafael Correa, l'artista inglese John Watts e decine di politici, dirigenti e diplomatici.
Fonte della notizia: Repubblica
Fukushima: la situazione reattore per reattore
L'immagine in alto riporta sul sito Repubblica dove è possibile avere un quadro più o meno chiaro della situazione reattore per reattore della centrale nucleare di Fukushima dopo la drammatica esplosione a seguito dello Tsunami.
Nel frattempo i tempi per il rientro dell'emergenza sembrano allungarsi sempre di più. Ad oggi il Governo nipponico conferma la data di Gennaio 2012 entro cui completare la bonifica degli stabilimenti, ma gli esperti rimangono scettici. L'idea di allagare completamente i reattori per raffreddarli sembrerebbe essere stata abbandonata dai tecnici della Tepco che opterebbero per una soluzione di gran lunga più danarosa, far circolare a circuito chiuso all'interno della centrale l'acqua contaminata dopo averla bonificata.
D'altra parte il Governo conserva ottimismo e attraverso Goshi Hosono, consigliere del Premier Kan, fa sapere che i tentativi di raffreddare i reattori con l'acqua sta portando buoni risultati. I Giapponesi, come i Sardi d'altronde, mostrano sempre meno apprezzamento verso l'atomo.
Approfondimenti: Repubblica
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Approfondimenti: Repubblica
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Sul nucleare i Sardi hanno le idee chiare
Nucleare PRO o CONTRO ? Il quesito fatto in terra Sarda avrebbe una risposta (quasi) unanime.
La soddisfazione di Vittorio Cogliati Dezza, Presidente di Legambiente che ha dichiarato:
...e ancora le parole di Stefano Leoni Presidente di Wwf
Il plebiscito sardo sul (anti)nucleare pare proprio unire tutti, Governo a parte visto che pare essere l'unica voce fuori dal coro...le parole di Ugo Cappellacci Presidente Regione Sardegna
La soddisfazione di Vittorio Cogliati Dezza, Presidente di Legambiente che ha dichiarato:
"Nonostante il silenzio di molti media, l'enorme affluenza al voto in Sardegna conferma la volontà dei cittadini di partecipare concretamente alle scelte per il proprio futuro non solo energetico".
...e ancora le parole di Stefano Leoni Presidente di Wwf
"Ora l'incubo nucleare va abbandonato, insieme ai trucchetti per riproporlo tra due anni: gli italiani hanno il diritto di votare al referendum del 12 e 13 giugno per spazzare via ogni velleità di riaprire le centrali"
Il plebiscito sardo sul (anti)nucleare pare proprio unire tutti, Governo a parte visto che pare essere l'unica voce fuori dal coro...le parole di Ugo Cappellacci Presidente Regione Sardegna
"Sono fiero della coesione della Sardegna capace di dare una prova di unità di fronte a una scelta da cui dipende il nostro futuro. La percentuale di sì va oltre ogni aspettativa e rappresenta un record rispetto alle più recenti consultazioni referendario. Ora si deve giocare la partita del modello alternativo per far arrivare le rinnovabili al 40%, mentre un 30% dovrà venire dal metano, un 10% dal carbone pulito e solo un 20% da fonti tradizionali".
venerdì 6 maggio 2011
4° Conto Energia: Habemus Decretum
Pare di assistere alla quiete dopo la tempesta, il riferimento va chiaramente al Ministro Romani e alla sua antagonista/collega Ministro Prestigiacomo che dopo qualche divergenza sono riusciti a trovare un accordo sul definitivo 4° Conto Energia.
Ma vediamo più nel dettaglio il decreto interministeriale firmato da Romani e Prestigiacomo.
Fonte da Casa&Clima:
Un tetto più restrittivo
Il costo totale degli incentivi al fotovoltaico previsto per il periodo 2013-2016 è di 1,36 miliardi per un obiettivo di potenza di 9.700 MW. Gianni Chianetta di Assosolare ha denunciato "un taglio sostanziale del tetto di spesa sia per il 2011 che per il 2012". Un taglio del tetto di spesa previsto per gli aiuti che scende a 300 milioni di euro contro i 447 milioni della bozza presentata alle Regioni. Tuttavia fino a settembre gli impianti, specialmente quelli di grande potenza, potranno accedere alle nuove tariffe (decurtate) senza iscrizione nel registro dei grandi impianti con la sola comunicazione al GSE. Scatta dunque la corsa alla fine lavori al 31 agosto, così come è avvenuto per il decreto Salva Alcoa del 2010.
Premiare la filiera locale
Il presidente delle Regioni Vasco Errani, riconosce il ruolo degli incentivi per lo sviluppo di una filiera italiana del fotovoltaico (circa il 50% degli investimenti rimangono ad imprese italiane, riconosce il Solar Energy Report del Politecnico di Milano leggi). Si tratta di una filiera strategica per il futuro, ammette il governatore e a tal fine va sostenuta. Va in questa direzione l'introduzione del premio del 10% per chi installa pannelli la cui produzione (relativamente ai materiali) sia riconducibile per non meno del 60% all'interno della Unione Europea e il rafforzamento dei controlli sul materiale installato.
Piccoli impianti
Rispetto alla bozza e' stato poi rivisto il limite dei piccoli impianti se installati su edifici. Si passa dai 200 kW previsti nella bozza di decreto ad 1 MW. Ciò consentirà di beneficiare di tariffe maggiori e di non incappare nel tetto di spesa incentivabile. Stesso trattamnento per impianti fotovoltaici di potenza qualsiasi realizzati su edifici ed aree delle Amministrazioni pubbliche. Per gli impianti a terra il limite del piccolo impianto sarà di 200kW operanti in regime di scambio sul posto. introdotte le misure incentivanti per i condomini con impianti fino a 20 kW di potenza.
Sostituzione amianto
Si è inoltre trovato un accordo sulla maggiore premialità per la bonifica dall'amianto nel momento in cui si installano pannelli solari. Il premio del 10% previsto nella bozza verrebbe trasformato in 5 cent di Euro/kWh.
Sono previsti ulteriori premi per:
5 per cento per i pannelli fotovoltaici ubicati in zone industriali, cave o discariche esaurite, aree di pertinenza di discariche o di siti contaminati;
5 per cento anche per i piccoli impianti realizzati da comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti;
5 cent per gli impianti installati in sostituzione di coperture in eternit o di amianto.
Premi per uso efficiente dell'energia
Bisognerà dotarsi di un attestato di certificazione energetica dell'edificio su cui è ubicato l'impianto per godere del premio maggiorativo per la contestuale riduzione del fabbisogno termico dell'involucro dell'edificio, che dovrà essere di almeno il 10 per cento. Il premio non deve eccedere il 30% e va riconosciuto nell'anno solare successivo è pari alla "metà della percentuale di riduzione del fabbisogno di energia conseguita".
Smaltimento dei moduli
IL decreto attribuisce al produttore la responsabilità dello smaltimento dei moduli una volta che questi siano giunti a fine vita
Il costo totale degli incentivi al fotovoltaico previsto per il periodo 2013-2016 è di 1,36 miliardi per un obiettivo di potenza di 9.700 MW. Gianni Chianetta di Assosolare ha denunciato "un taglio sostanziale del tetto di spesa sia per il 2011 che per il 2012". Un taglio del tetto di spesa previsto per gli aiuti che scende a 300 milioni di euro contro i 447 milioni della bozza presentata alle Regioni. Tuttavia fino a settembre gli impianti, specialmente quelli di grande potenza, potranno accedere alle nuove tariffe (decurtate) senza iscrizione nel registro dei grandi impianti con la sola comunicazione al GSE. Scatta dunque la corsa alla fine lavori al 31 agosto, così come è avvenuto per il decreto Salva Alcoa del 2010.
Premiare la filiera locale
Il presidente delle Regioni Vasco Errani, riconosce il ruolo degli incentivi per lo sviluppo di una filiera italiana del fotovoltaico (circa il 50% degli investimenti rimangono ad imprese italiane, riconosce il Solar Energy Report del Politecnico di Milano leggi). Si tratta di una filiera strategica per il futuro, ammette il governatore e a tal fine va sostenuta. Va in questa direzione l'introduzione del premio del 10% per chi installa pannelli la cui produzione (relativamente ai materiali) sia riconducibile per non meno del 60% all'interno della Unione Europea e il rafforzamento dei controlli sul materiale installato.
Piccoli impianti
Rispetto alla bozza e' stato poi rivisto il limite dei piccoli impianti se installati su edifici. Si passa dai 200 kW previsti nella bozza di decreto ad 1 MW. Ciò consentirà di beneficiare di tariffe maggiori e di non incappare nel tetto di spesa incentivabile. Stesso trattamnento per impianti fotovoltaici di potenza qualsiasi realizzati su edifici ed aree delle Amministrazioni pubbliche. Per gli impianti a terra il limite del piccolo impianto sarà di 200kW operanti in regime di scambio sul posto. introdotte le misure incentivanti per i condomini con impianti fino a 20 kW di potenza.
Sostituzione amianto
Si è inoltre trovato un accordo sulla maggiore premialità per la bonifica dall'amianto nel momento in cui si installano pannelli solari. Il premio del 10% previsto nella bozza verrebbe trasformato in 5 cent di Euro/kWh.
Sono previsti ulteriori premi per:
5 per cento per i pannelli fotovoltaici ubicati in zone industriali, cave o discariche esaurite, aree di pertinenza di discariche o di siti contaminati;
5 per cento anche per i piccoli impianti realizzati da comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti;
5 cent per gli impianti installati in sostituzione di coperture in eternit o di amianto.
Premi per uso efficiente dell'energia
Bisognerà dotarsi di un attestato di certificazione energetica dell'edificio su cui è ubicato l'impianto per godere del premio maggiorativo per la contestuale riduzione del fabbisogno termico dell'involucro dell'edificio, che dovrà essere di almeno il 10 per cento. Il premio non deve eccedere il 30% e va riconosciuto nell'anno solare successivo è pari alla "metà della percentuale di riduzione del fabbisogno di energia conseguita".
Smaltimento dei moduli
IL decreto attribuisce al produttore la responsabilità dello smaltimento dei moduli una volta che questi siano giunti a fine vita
TARIFFE
Quello che tutti attendevano era il quadro economico dei nuovi incentivi. Sulla scia del 3° conto energia e ispirandosi al modello tedesco, il ministero ha previsto un calo graduale delle tariffe nel corso del 2011 che tocca punte del 20% a dicembre 2011.
Per questo primo periodo le tariffe sono fissate di mese in mese con una forchetta che va dai 38,7 cent al kW/h di giugno ai 29,8 cent al kW/h di dicembre per i piccoli impianti tra 1 e 3 kW sugli edifici fino a scendere all'interno di una forchetta compresa tra i 23,1 cent kW/h a giugno e i 17,2 cent al kW/h a dicembre per i grandi impianti oltre i 5 MW non realizzati su edifici.
Riportiamo di seguito le tabelle allegate al decreto che vanno comparate con quella attualmente in vigore
Quello che tutti attendevano era il quadro economico dei nuovi incentivi. Sulla scia del 3° conto energia e ispirandosi al modello tedesco, il ministero ha previsto un calo graduale delle tariffe nel corso del 2011 che tocca punte del 20% a dicembre 2011.
Per questo primo periodo le tariffe sono fissate di mese in mese con una forchetta che va dai 38,7 cent al kW/h di giugno ai 29,8 cent al kW/h di dicembre per i piccoli impianti tra 1 e 3 kW sugli edifici fino a scendere all'interno di una forchetta compresa tra i 23,1 cent kW/h a giugno e i 17,2 cent al kW/h a dicembre per i grandi impianti oltre i 5 MW non realizzati su edifici.
Riportiamo di seguito le tabelle allegate al decreto che vanno comparate con quella attualmente in vigore
Tariffe del TERZO CONTO ENERGIA in vigore fino al 31 maggio 2011
Tariffe previste da Giugno 2011 ad Agosto 2011
Tariffe previste da Settembre 2011 a Dicembre 2011
Tariffe per l'anno 2012
DAL 2013 SI CAMBIA!
Incentivi parametrati alla potenza installata
A partire dal primo semestre 2013 il costo indicativo sarà pari a 240 mln per arrivare nel secondo semestre 2016 a quota 86 milioni, l'obiettivo di potenza sarà nello stesso periodo e cioè il primo semestre 2013 di 1115 MW fino ad arrivare a 1480 MW nel secondo semestre 2016. Si tratta dell'adozione del modello tedesco che prevede tetti di spesa al raggiungimento dei quali viene rimodulata la tariffa nel periodo semestre a quello analizzato. I cali sono stimati all'interno di una forbice del 9-30%.
Impianti integrati
Dal 2013 per gli impianti integrati e per quelli a concentrazione è previsto un livello di incentivi dal 19 a 22 mln per il primo semestre secondo la tipologia di impianto, tra 26 e 30 ml nel secondo semestre, dal primo semestre 2014 da 32 a 37 mln, da 38 a 44 mln nel secondo semestre. Gli obiettivi di potenza sono pari a 50 MW nel primo semestre e 70 MW nel secondo semestre 2013, 90 MW nel primo e 110 MW nel secondo semestre 2014.
Incentivi parametrati alla potenza installata
A partire dal primo semestre 2013 il costo indicativo sarà pari a 240 mln per arrivare nel secondo semestre 2016 a quota 86 milioni, l'obiettivo di potenza sarà nello stesso periodo e cioè il primo semestre 2013 di 1115 MW fino ad arrivare a 1480 MW nel secondo semestre 2016. Si tratta dell'adozione del modello tedesco che prevede tetti di spesa al raggiungimento dei quali viene rimodulata la tariffa nel periodo semestre a quello analizzato. I cali sono stimati all'interno di una forbice del 9-30%.
Impianti integrati
Dal 2013 per gli impianti integrati e per quelli a concentrazione è previsto un livello di incentivi dal 19 a 22 mln per il primo semestre secondo la tipologia di impianto, tra 26 e 30 ml nel secondo semestre, dal primo semestre 2014 da 32 a 37 mln, da 38 a 44 mln nel secondo semestre. Gli obiettivi di potenza sono pari a 50 MW nel primo semestre e 70 MW nel secondo semestre 2013, 90 MW nel primo e 110 MW nel secondo semestre 2014.
Tariffe per l'anno 2013
da quest'anno le tariffe assumono valore onnicomprensivo sull'energia immessa nel sistema elettrico. Sulla quota di energia autoconsumata verrà riconosciuta una tariffa premio
I TEMPI DI EROGAZIONE DEGLI INCENTIVI
Il provvedimento avrebbe dovuto essere varato entro il 30 aprile, ma le divergenze tra i due ministri Romani e Prestigiacomo sui tempi di erogazione degli incentivi ha reso necessario un rinvio della firma. In pratica, la posizione del ministero dell'Ambiente prevedeva il pagamento dell'incentivo dopo 60 giorni dalla fine lavori e dall'attestazione autocertificata della capacità produttiva dell'impianto, indipendentemente dall'allacciamento. Una proposta, questa, che prendeva atto della difficoltà di obbligare il gestore di rete a rispettare i tempi massimi per l'allacciamento.
Il ministero dello Sviluppo economico legava invece l'incentivo al momento in cui il gestore di rete (Terna, Enel Distribuzione o gli altri gestori della rete locale) effettua l'allacciamento degli impianti alla rete elettrica. Questa posizione era condizionata dal timore di truffe che l'autocertificazione proposta dalla Prestigiacomo avrebbe consentito.
Il compromesso
Nel compromesso raggiunto viene previsto che l'erogazione dell'incentivo parte dal momento in cui l'impianto viene allacciato alla rete; qualora sia stato superato il tempo massimo fissato dall'Autorità per l'energia per la connessione, il proprietario dell'impianto che ha subito il ritardo riceverà un incentivo più basso (quello del mese successivo), ma avrà comunque diritto a un indennizzo per la differenza che ha perso per via del ritardo.
La delibera ARG/elt 51/11 dell'AEEG
Si terrebbe così conto della delibera ARG/elt 51/11 dell'AEEG (leggi tutto), che in materia di Tica (Testo integrato delle connessioni attive) ha stabilito regole rigorose per l'allacciamento e imposto sanzioni alle società responsabili dei ritardi nelle connessioni alla rete degli impianti. Il provvedimento dell'Authority ha fornito anche un'interpretazione autentica della definizione di “data di completamento della connessione” alla rete di un impianto fotovoltaico. Ha infatti chiarito che si tratta della “data di invio del documento relativo al completamento della realizzazione e alla disponibilità all'entrata in esercizio della connessione. Ciò presuppone – si legge nella delibera - che il gestore di rete abbia completato tutte le attività preliminari di propria competenza, rendendosi reperibile per definire, d'accordo con il richiedente, la data dell'attivazione. Tra le attività preliminari necessarie ai fini dell'attivazione della connessione rientra anche la predisposizione e l'invio al richiedente del regolamento d'esercizio nonché, qualora tale attività non sia effettuata dal richiedente, l'installazione dei misuratori necessari”.
QUI DISPONIBILE IL DECRETO 4° CONTO ENERGIA
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Il provvedimento avrebbe dovuto essere varato entro il 30 aprile, ma le divergenze tra i due ministri Romani e Prestigiacomo sui tempi di erogazione degli incentivi ha reso necessario un rinvio della firma. In pratica, la posizione del ministero dell'Ambiente prevedeva il pagamento dell'incentivo dopo 60 giorni dalla fine lavori e dall'attestazione autocertificata della capacità produttiva dell'impianto, indipendentemente dall'allacciamento. Una proposta, questa, che prendeva atto della difficoltà di obbligare il gestore di rete a rispettare i tempi massimi per l'allacciamento.
Il ministero dello Sviluppo economico legava invece l'incentivo al momento in cui il gestore di rete (Terna, Enel Distribuzione o gli altri gestori della rete locale) effettua l'allacciamento degli impianti alla rete elettrica. Questa posizione era condizionata dal timore di truffe che l'autocertificazione proposta dalla Prestigiacomo avrebbe consentito.
Il compromesso
Nel compromesso raggiunto viene previsto che l'erogazione dell'incentivo parte dal momento in cui l'impianto viene allacciato alla rete; qualora sia stato superato il tempo massimo fissato dall'Autorità per l'energia per la connessione, il proprietario dell'impianto che ha subito il ritardo riceverà un incentivo più basso (quello del mese successivo), ma avrà comunque diritto a un indennizzo per la differenza che ha perso per via del ritardo.
La delibera ARG/elt 51/11 dell'AEEG
Si terrebbe così conto della delibera ARG/elt 51/11 dell'AEEG (leggi tutto), che in materia di Tica (Testo integrato delle connessioni attive) ha stabilito regole rigorose per l'allacciamento e imposto sanzioni alle società responsabili dei ritardi nelle connessioni alla rete degli impianti. Il provvedimento dell'Authority ha fornito anche un'interpretazione autentica della definizione di “data di completamento della connessione” alla rete di un impianto fotovoltaico. Ha infatti chiarito che si tratta della “data di invio del documento relativo al completamento della realizzazione e alla disponibilità all'entrata in esercizio della connessione. Ciò presuppone – si legge nella delibera - che il gestore di rete abbia completato tutte le attività preliminari di propria competenza, rendendosi reperibile per definire, d'accordo con il richiedente, la data dell'attivazione. Tra le attività preliminari necessarie ai fini dell'attivazione della connessione rientra anche la predisposizione e l'invio al richiedente del regolamento d'esercizio nonché, qualora tale attività non sia effettuata dal richiedente, l'installazione dei misuratori necessari”.
QUI DISPONIBILE IL DECRETO 4° CONTO ENERGIA
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lunedì 2 maggio 2011
Terrasini ritorna al "baratto" 7 Kg di carta vale un pacco di pasta
Tutto vero, a Terrasini, in Provincia di Palermo, il primo "Ecopunto" gestito dalla rete LiberAmbiente.
"La spazzatura non è un rifiuto" queste le parole del coordinatore nazionale di LiberAmbiente Roberto Celico "anzi possono diventare una risorsa. Il modo di gestione della raccolta differenziata in Sicilia presenta diverse problematiche. La bottega Ecopunto vuole essere appunto un modo per risolvere i ritardi e, prima o poi, arrivare alla riduzione della Tarsu, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani"
Per leggere l'articolo originale sarà sufficiente cliccare sull'immagine in alto.
Ministro Romani chiarisce il 4° Conto Energia - Video dell'intervento
Riporto per intero l'articolo di Valerio Gualerzi apparso su Repubblica il 30 Aprile scorso, oltre al video dell'intervento dello stesso Romani.
ROMA - Le agenzie di stampa, dando conto ieri dell'ennesimo rinvio nell'approvazione del decreto sul quarto conto energia, parlavano eufemisticamente di "contrasti" tra il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani e quello dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo. La realtà, come testimonia il video in esclusiva su Repubblica.it dell'intervento svolto da Romani a un convegno sulle "prospettive di sviluppo per le aziende brianzole" organizzato a Giussano dal mobilifico Tissettanta, è che tra i due membri del governo è in atto una battaglia feroce.
Illustrando alla platea il motivo del contendere tra i due dicasteri, il titolare dello Sviluppo Economico non usa certo giri di parole per fotografare la situazione. "Se quella matta della Prestigiacomo non mi fa incazzare ancora oggi...Lo dico perché sono un po' arrabbiato, veramente, non ci ho dormito la notte...", afferma Romani alzando il tono della voce.Il varo del quarto conto energia si è reso necessario nel marzo scorso, quando, a sorpresa, ad appena poche settimane dall'entrata in vigore del nuovo regime di incentivazione per il fotovoltaico, Romani ha fatto licenziare da Palazzo Chigi il decreto " ammazza rinnovabili 2" che ha rimesso tutto in discussione. Il vecchio sistema di aiuti all'energia solare cessa quindi di avere validità a fine maggio, mentre a stabilire le regole per il futuro dovrebbe essere appunto un nuovo provvedimento. Romani, seguito a ruota dalla Prestigiacomo, dopo una clamorosa ondata di proteste 3 e prese di posizione, aveva promesso quanto meno che i tempi sarebbero stati brevi per evitare di lasciare nell'incertezza un settore produttivo che calcolando anche l'indotto conta oggi su oltre 100 mila addetti. "Sarà pronto entro il 20 marzo", aveva garantito.
In realtà, ad oggi, il quarto conto energia è ancora nel cassetto e le bozze discusse sin qui continuano a suscitare critiche e disappunto da parte sia delle Regioni 4 che delle associazioni di categoria. I motivi dei ritardi sono naturalmente molti e l'incentivazione delle energie rinnovabili non è certo una priorità di questo governo, ma ad un'ostilità di fondo si è aggiunta ora anche una profonda rottura tra i due ministri competenti.A spiegare il motivo dello scontro è stato lo stesso Romani nel suo intervento al convegno di Tisettanta. Davanti alla prospettiva di riduzioni graduali nell'incentivazione del fotovoltaico, il ministero dello Sviluppo Economico pretende che il calcolo per il tipo di tariffa a cui si ha diritto venga calcolata in base alla data di allaccio alla rete. Di contro, spiega ancora Romani riferendosi alla Prestigiacomo, "qualche estremista vorrebbe che l'incentivo venisse fermato al momento in cui io mi autocertifico la conclusione dei lavori". "Mi stanno rompendo le palle", aggiunge poco dopo. Una posizione, quella del MSE, in teoria sensata, ma che non tiene conto del fatto che gli imprenditori onesti rischiano di vedere messo a repentaglio dai ritardi della burocrazia necessaria all'allaccio in rete anche un investimento fatto nei tempi giusti.
Un problema che evidentemente per Romani non esiste, mentre apparentemente la priorità è scongiurare le false dichiarazioni di fine lavori. "Dell'autocertificazione consentitemi di dubitarne, non in Lombardia per l'amor di Dio, ma in qualche altra parte d'Italia qualche dubbio sull'autocertificazione ce l'ho...", dice il ministro alla platea brianzola senza nascondere un certo razzismo verso il Mezzogiorno. Parole poco edificanti per un ministro della Repubblica, che assumomo un valore ancor più grave perché lasciano spazio a congetture sull'esistenza di qualche sospetto sulla posizione della Prestigiacomo visto che probabilmente tra le "altre parti d'Italia" accennate da Romani c'è proprio la Sicilia, terra d'origine e collegio elettorale della collega dell'Ambiente.
Le scuse di Romani. Dallo staff del ministro si fa sapere che quelle utilizzate da Romani sono "espressioni colorite", visto che i rapporti fra i due colleghi "sono ottimi". Non si tratta quindi "assolutamente di un attacco personale". Poi, in serata, si sente in dovere di intervenire lo stesso ministro. "Si tratta - si difende - di dichiarazioni estrapolate da un contesto conviviale, derivate dall'intenso e aperto confronto sul decreto per il fotovoltaico con il ministro Prestigiacomo. Sono rammaricato per quanto accaduto e, soprattutto, per la conseguente strumentalizzazione mediatica da parte di alcuni. Non viene messa in discussione in alcun modo la stima, personale e professionale, che ho nei confronti del ministro Prestigiacomo".
Le reazioni. Scuse che non sono bastate però a placare la bufera. Lo sfogo del ministro è commentato con durezza non solo dall'opposizione, ma dalla stessa maggioranza. "Sono stupefatto e incredulo - replica il parlamentare siciliano del Pdl Enrico La Loggia - Se venissero confermate le parole di Romani ci troveremmo nell'inaccettabile situazione di distinguere gli imprenditori onesti o disonesti a seconda della regione di appartenenza".
Critiche anche dal Pd e da Idv. "Ancora una volta sono divisi su tutto: l'ennesima lite di ordinaria follia del governo, che oggi vede un furibondo ministro Romani scatenarsi contro la collega Prestigiacomo, altro non fa che aggravare i problemi di un Paese che ormai è sempre più senza guida in nessun settore", dice la responsabile Ambiente dei democratici Stella Bianchi. "Quella di Romani e Prestigiacomo - prosegue - è una divisione molto grave perché mette a rischio centomila lavoratori in un settore strategico per il futuro del Paese, che era cresciuto nonostante la crisi per poi essere paralizzato dal decreto Romani". Rincara la dose Antonio Borghesi, dell'Idv: "Ormai siamo agli stracci in faccia su tutto, dalla Libia alle rinnovabili. La lite odierna tra il è l'immagine perfetta di un governo e di una maggioranza che non esistono più, lacerati e spaccati su tutto e incapaci di trovare il bandolo della matassa in qualsiasi settore".
Fonte: la Repubblica
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