Il Governo prenda atto del fallimento del decreto Romani e ripresenti una legge in grado di promuovere realmente le rinnovabili, come l'Europa ci chiede.
Di fronte alla bocciatura del decreto Romani da parte della Conferenza delle Regioni, che si aggiunge a quella delle imprese del settore fotovoltaico, del Commissario Europeo per l'Energia Oettinger e del sindacato, che, unitariamente aveva domandato al governo la sospensione del decreto e il ritorno alle regole del terzo conto energia approvato in agosto, e tempi maggiori di approfondimento per il quarto conto energia il sindacato ritorna a domandare con forza che il governo prenda atto del fallimento del testo proposto che dovrebbe dare attuazione alla direttiva europea per la promozione delle energie rinnovabili e invece, le affossa definitivamente, come dimostrato dall'opposizione unanime delle di imprese, lavoratori e società civile, e rinunci alla delega, riaprendo il dibattito in parlamento e con tutte le organizzazioni rappresentative dei settori interessati.
Di fronte alla bocciatura del decreto Romani da parte della Conferenza delle Regioni, che si aggiunge a quella delle imprese del settore fotovoltaico, del Commissario Europeo per l'Energia Oettinger e del sindacato, che, unitariamente aveva domandato al governo la sospensione del decreto e il ritorno alle regole del terzo conto energia approvato in agosto, e tempi maggiori di approfondimento per il quarto conto energia il sindacato ritorna a domandare con forza che il governo prenda atto del fallimento del testo proposto che dovrebbe dare attuazione alla direttiva europea per la promozione delle energie rinnovabili e invece, le affossa definitivamente, come dimostrato dall'opposizione unanime delle di imprese, lavoratori e società civile, e rinunci alla delega, riaprendo il dibattito in parlamento e con tutte le organizzazioni rappresentative dei settori interessati.
Qui di seguito cito per intero il testo che è stato consegnato al Governo congiuntamente da CGIL CISL e UIL
ENERGIA. ERRANI: RESTA PROBLEMA DIRITTI ACQUISITI
RINNOVABILI, "RIDUZIONE DEGLI INCENTIVI TROPPO BRUSCA"
(DIRE) Roma, 28 apr. - "Questo decreto non risolve il problema dei diritti acquisiti" e la riduzione degli incentivi e' "troppo brusca". Cosi' il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, spiega il parere negativo dei governatori al decreto legislativo Romani sugli incentivi alle rinnovabili. "Ci sono due ragioni che ci sembrano rilevanti e abbiamo sottolineato da subito al governo", dice Errani al termine della Conferenza unificata. Il primo punto e' quello dei diritti acquisiti "rispetto al decreto dell'agosto scorso", poi c'e' "la questione della riduzione degli incentivi che- prosegue il governatore dell'Emilia Romagna- abbiamo posto da sempre e ci sembra troppo brusca". Per questo "abbiamo proposto una rimodulazione della riduzione degli incentivi". In positivo Errani sottolinea che e' stata trovata un'intesa con il governo su un punto "molto importante" ossia la valorizzazione degli investimenti sui tetti: "E' molto positivo che il governo abbia accolto la nostra proposta sulla bonifica dall'amianto" che prevede forme di "premialita'" nel momento in cui si installano pannelli solari. I governatori assicurano comunque la loro disponibilita' a continuare la discussione per migliorare il testo del governo.
(Tar/ Dire)
14:06 28-04-11
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