lunedì 14 giugno 2010

Fotovoltaico a Catania. CIPE: io nienti sacciu

Dovrebbe partire dal 2011 la produzione di celle a tripla giunzione
a Catania grazie all'accordo stipulato tra Sharp STM e Enel,
Il condizionale è d'obbligo, soprattutto se il CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) conferma di non aver mai ricevuto nessuna richiesta nemmeno di pre-convocazione.
Nessuna traccia nell’agenda di giugno del Comitato interministeriale per la programmazione economica del contratto di programma sul fotovoltaico a Catania.
È quanto ci confermano direttamente da Roma i funzionari del Cipe, i quali sostanzialmente ammettono che da nessuna fonte ufficiale è finora pervenuta alcuna richiesta nemmeno di pre-convocazione. E per fonti ufficiali s’intendono le “parti” che sono chiamate a firmate il contratto di programma sul fotovoltaico a Catania: i ministeri allo Sviluppo economico ed alla Ricerca innanzitutto. Contraenti sarebbero le Regioni Sicilia e Lombardia.
Né il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia, che pure un mese fa ottenne di fare iscrivere l’istruttoria formale nel brogliaccio degli argomenti da discutere ed approvare, pungolato dalle notizie di un abbandono da parte della “Sharp”, è in grado di affermare che la questione Catania venga prima o poi affrontata.
Da sottolineare che il sottosegretario al Cipe è Gianfranco Miccichè, il principale alleato di Lombardo in Sicilia, che finora ha solo taciuto. Verrebbe da dire: in tutt’altre faccende affaccendato….
Una situazione di stallo che si lega alla manovra economica di “sacrifici” messa in atto dal governo. Si tratterebbe di un taglio silenzioso e non conclamato, di una “non spesa” un mancato investimento. Ma qual è, o dovrebbe essere, il ruolo del governo all’interno dell’accordo quadro stipulato in gennaio fra la “Sharp”, la “St microelectronics” e la “Enel green energy” ?
Innanzitutto quello di dare una spinta propulsiva, un orientamento legislativo allo sviluppo delle energie rinnovabili, e questo spiega la partecipazione del ministero della Ricerca. Un investimento mirato, quindi, previsto nella misura del 13 per cento del costo globale della operazione che vedrà nascere a Catania la più importante fabbrica di impianti fotovoltaici d’Europa.
Per il 2010 la somma d’investimento prevista dalla “TreeSun”, la società privata che verrà costituita dai tre soggetti interessati, è di 135 milioni; il 2011 di 150 e per il 2012 di 90. Fanno 375 milioni.
Toccherebbe al ministero aggiungerne 47. Ma arriveranno mai ?
E intanto oggi hanno scioperato i preoccupatissimi dipendenti di “St” e “Newmonyx”, in attesa di risposte certe per il proprio futuro.
Oggi il presidente della Regione Raffaele Lombardo riceverà i rappresentanti sindacali nella sede catanese del governo regionale.
Fonte: Catania Blog Sicilia

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