Un materiale talmente rivoluzionario da permettere ai loro scopritori, Geim e Novoselov di essere premiati col Nobel per la Fisica.
Ma cosa è esattamente il grafene? e soprattutto, a che serve?
Sugli utilizzi del grafene Geim risponde: "Non lo so. E' come presentare un pezzo di plastica a un uomo di un secolo fa e chiedergli cosa ci si può fare. Un po' di tutto, penso".
In effetti gli utilizzi di questo nuovo incredibile materiale sono molteplici, dalla costruzione di componenti elettronici, schermi ultrasottili, computer molto più piccoli degli attuali, pannelli solari, strumenti per andare a esplorare nei suoi anfratti il nostro Dna, sensori in grado di captare anche singole molecole di gas velenosi sono solo alcune delle idee avanzate dal 2004 a oggi. Ma forse la più accattivante per la nostra immaginazione è quella degli apparecchi elettronici indossabili come magliette. Essendo leggero e flessibile, il grafene può infatti essere trattato come un tessuto. E la sua proprietà di condurre elettricità lo rende appetibile per l'industria dei gadget informatici e televisivi.
Uno strato singolo di atomi di carbonio ordinati secondo la struttura della grafite può essere considerato come l'elemento finale della serie naftalene, antracene, coronene, ecc. e la parola grafene va quindi utilizzata per indicare gli strati singoli di carbonio all'interno dei composti della grafite. Il termine "strato di grafene" viene comunemente utilizzato all'interno della terminologia del carbonio
Nel grafene, gli elettroni si comportano come particelle senza massa che rispondo a regole della fisica dei quanti, in modo analogo a quanto succede solo negli acceleratori di particelle o nel cosmo tra le particelle che viaggiano alla velocità della luce. Un solo atomo di grafene contiene quindi una possibile e probabile rivoluzione digitale. La struttura del materiale lo rende poi indicato per la realizzazione di celle solari di nuova concezione, grazie alla capacità di ricarica in tempi brevissimi, touchscreen ultrasottili trasparenti, oltre a una serie di ipotesi di utilizzo basati sull'impiego della luce. Tra le applicazioni possibili in campo scientifico, si pensa al grafene come membrana di trasmissione nei microscopi elettronici. E naturalmente, considerando resistenza e struttura, il materiale potrebbe trovare applicazione nelle nanotecnologie anche in campo medico.
Fonte: La Repubblica, Wikipedia, Il Messaggero